Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Nuova stangata per i titolari di mutui a tasso variabile legati all'acquisto della casa. Ovvero centinaia di migliaia di famiglie. Secondo le simulazioni di Facile.it, l'aumento il nuovo incremento dei tassi di 50 punti base, ha portato la rata di un finanziamento medio a salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro. In poco più di un anno, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più pesante di oltre 195 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale. Un incremento capace di annullare da qui in avanti anche la riduzione, se confermata, del costo del gas e quindi sulle bollette.
Le simulazioni
L'analisi ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come salirebbe nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della Bce.
Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell'analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro.
A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e con l'aumento dei tassi di altri 50 punti base, con Euribor che cresce in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%).
'Se è vero che l'Euribor si muove in base alle aspettative dei tassi Bce - e non è detto che cresca in modo analogo agli indici della Banca centrale - l'ultimo anno ci ha mostrato come i due valori siano strettamente correlati- spiegano gli esperti di Facile.it'
Possibile tutelarsi?
Per tutelarsi da futuri rincari i mutuatari possono ricorrere ad una surroga o alla rinegoziazione, eventualmente approfittando delle condizioni introdotte dal Governo con la Legge di bilancio. Non esiste in assoluto una soluzione migliore rispetto all'altra; il consiglio se si vuole passare dal tasso variabile a quello fisso è di rivolgersi ad un consulente così da identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze'.
La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l'annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor), gli esperti prevedono che l'Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>