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Il cda di Bper ha esaminato e approvato oggi i risultati individuali della banca al 31 marzo 2022.
'Il primo trimestre dell’anno è stato purtroppo caratterizzato dallo scoppio a fine febbraio della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa, con pesanti ripercussioni umanitarie, sociali ed economiche.
Il quadro è stato ulteriormente aggravato da crescenti pressioni inflazionistiche, che rischiano di impattare pesantemente il tessuto produttivo nazionale e i consumi delle famiglie - spiega l'ad Piero Luigi Montani commenta - In tale contesto i risultati del primo trimestre della Banca hanno evidenziato una redditività in forte crescita, registrando un utile netto di periodo pari a 112,7 milioni di euro, dopo aver spesato 45,7 milioni di euro relativi al contributo al Single Resolution Fund. Il risultato della gestione operativa ha chiuso a 325,3 milioni di euro in rialzo del 54,0% rispetto al primo trimestre del 2021, grazie anche al rafforzamento della posizione competitiva realizzato lo scorso anno.
Il miglioramento raggiunto nella qualità del credito nel 2021 è stato confermato anche nel primo trimestre di quest’anno, in particolare con riferimento al NPE ratio che si è attestato al 4,9% lordo (2,0% netto) invariato rispetto a fine 2021 e al grado di copertura dei crediti deteriorati pari al 60,6%. La solidità della Banca rimane elevata, con un CET1 ratio fully phased al 13,64% ampiamente superiore all’attuale requisito minimo SREP dell’8,3%, cosi come la posizione di liquidità che presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste. Sul fronte della sostenibilità è importante sottolineare che nel mese di marzo abbiamo deciso di aderire alla Net-Zero Banking Alliance, rafforzando il già significativo percorso avviato nel contrasto al cambiamento climatico. A questo si aggiunge la recente partnership siglata con SACE per finanziare la transizione energetica delle imprese verso modelli di produzione a minore impatto ambientale, anche in coerenza con gli obiettivi del PNRR.
Tale iniziativa si inserisce in una serie di attività che BPER ha intrapreso da anni per integrare nel proprio modello di business i temi legati alla sostenibilità. L’attuale contesto di mercato, caratterizzato da un’elevata incertezza e crescenti pressioni inflazionistiche, ci pone davanti a nuove sfide, che il Gruppo BPER saprà affrontare efficacemente grazie ai progressi compiuti sul fronte della generazione dei ricavi, alla solida posizione patrimoniale e di liquidità e ai significativi miglioramenti raggiunti nell’ambito della qualità del credito. Tali aspetti saranno inoltre ulteriormente rafforzati con le azioni e le misure previste dal nuovo Piano Industriale che sarà presentato al mercato nel corso del mese di giugno'.
I numeri
- Risultato della gestione operativa pari a 325,3 milioni euro in aumento del 54%
- Proventi operativi netti pari a 883,7 milioni euro (+16,6%) e aumento delle commissioni che si attestano a 450,6 milioni euro (+37,3%)
- Copertura sofferenze al 73,2%, UTP al 49,0% e crediti performing in stage 2 al 4,0%
- Esposizione creditizia verso controparti basate in Russia marginale. Nessuna esposizione diretta nel portafoglio titoli di Gruppo
- Default rate annualizzato pari all’1,0%
- Costo del credito annualizzato, spesando gli impatti attesi dalle esposizioni verso la Russia, pari a 57 p.b.1, in calo rispetto a 67 p.b.2 dell’esercizio 2021
- Raccolta diretta pari a 99,4 miliardi (+5,2%)
- Raccolta indiretta pari a 161,3 miliardi (+4,0%)
- Raccolta netta positiva nel trimestre per 422,6 milioni
Redazione Pressa
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