'Il momento è straordinario e drammatico, e concordiamo con la necessità di tutelare la salute pubblica, ma dobbiamo tenere conto che le aziende non sanno ancora se possono tenere aperte o meno. Chiediamo al governo chiarezza. E' necessario riuscire a migliorare la comunicazione da una parte e comunicare cose concrete e già operative dall’altra”.
Così il presidente di Lapam Confartigianato, Gilberto Luppi, oggi in una giornata in cui le associazioni di categoria sono state subissate dalle aziende associate da quesiti specifici. L'autorità chiamata a rispondere sull'applicazione del decreto ed individuata dal decreto stesso come referente alla quale segnalare aperture specifiche per attività produttive che pur non comprese nell'elenco con i codici Ateco sono funzionale alla filiera produttiva di beni e servizi di prima necessità è la prefettura, che in serata coinvolgerà in una super-conferenza tutti i rappresentanti del mondo economico e della camera di commercio di Modena per iniziare a stabilire linee comuni di interpretazione e di intervento.
“Ci stiamo abituando all’adozione di provvedimenti annunciati in giornate come quelle prefestive o festive che complica l'applicazione dei provvedimenti provvedimenti stessi. Le imprese non sanno se potranno o dovranno alzare la saracinesca. Chi deve gestire personale, i fornitori o la produzione ha necessità di disporre di informazioni chiare e di avere un tempo minimo per organizzarsi di conseguenza. La chiusura totale, escludendo i servizi fondamentali, è una scelta forte ma che va nella direzione di garantire la sicurezza sanitaria - conclude Luppi - è però importante anche dare informazioni certe e tempestive proprio per evitare di creare confusione”.


