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'La vicenda di Castelnuovo che coinvolge i lavoratori delle due cooperative in appalto a Castelfrigo è la manifestazione più evidente di un fenomeno deteriore che da tempo le Centrali cooperative modenesi denunciano'. Così in una nota il Coordinamento modenese dell’Alleanza delle Cooperative (Agci Modena e Reggio Emilia, Confcooperative Modena, Legacoop Estense).
'Lo abbiamo fatto promuovendo la ricerca della Fondazione del Monte (“Una questione di Legalità”), in corso di aggiornamento, e raccogliendo a Modena e provincia oltre duemila firme a sostegno della legge di iniziativa popolare contro le false cooperative di cui ancora attendiamo l’approvazione. Si tratta di un circolo vizioso in cui tutti perdono: le cooperative che operano nel rispetto delle regole e sono progressivamente marginalizzate dal mercato, i lavoratori che perdono diritti e dignità, le imprese committenti che perdono reputazione e competitività. Per inseguire presunti risparmi di costo nella terziarizzazione, si finisce a pagare costi sociali ed economici molto più alti.
Ma non è un destino obbligato - continua il Coordinamento delle cooperative -. Anche in questo settore e sul nostro territorio, sono molti i casi in cui è attivo il circolo virtuoso che lega lavoro dignitoso, cooperazione vera e buona imprenditoria, nel rispetto di leggi, diritti e con buona performance economica. Per attivarlo è necessaria la disponibilità a convergere su una soluzione condivisa fra tutte le Parti. Le Centrali cooperative non sono state inattive come qualcuno ha affermato recentemente: In questa direzione vanno le proposte presentante dall’Alleanza delle cooperative al tavolo Provinciale di settore. La Cooperazione modenese ha inoltre promosso un tavolo sindacale per sottoscrivere un accordo quadro finalizzato alla regolarizzazione del lavoro nel settore. Con lo stesso approccio andremo, qualora invitati, al Tavolo di crisi Regionale annunciato nei giorni scorsi, anche se non rappresentiamo in alcun modo le coop coinvolte, convinti che solo la collaborazione tra tutti gli attori e una coordinata azione di controllo e repressione possono contrastare questo fenomeno degenerativo.
Nel frattempo, nell’ambito della nostra azione a sostegno delle vittime della falsa cooperazione, mettiamo a disposizione di imprese e sindacati le buone prassi operative che già hanno consentito di risolvere altre vicende, in cui le parti hanno dimostrato volontà comune di operare nel rispetto della legalità'.
Redazione Pressa
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