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Il modenese Pietro Ferrari e' il nuovo presidente di Confindustria Emilia-Romagna. Prende il posto del bolognese Maurizio Marchesini, che ha guidato l'associazione di categoria negli ultimi cinque anni.
A benedire il cambio, oggi a Bologna durante un convegno all'Opificio Golinelli, il leader nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, che all'arrivo ha salutato il suo ex sfidante Alberto Vacchi con sorrisi, baci e abbracci. 'Abbiamo un rapporto ottimo', assicura Boccia.
Quanto a Ferrari, 'e' una persona di grande cultura associativa- afferma il presidente- come Marchesini fara' sicuramente bene per questa regione, per i contributi positivi che dara' a Confindustria in termini di proposte e progetti'. Lo stesso Ferrari e' stato uno dei fautori della fusione delle associazioni territoriali.
'E' assolutamente la strada giusta- ha affermato Boccia- un'aggregazione sempre piu' regionale e' determinante nell'interfaccia con i governi regionali e per individuare un'unica politica economica nazionale e regionale, non diverse politiche'.
Ferrari e' stato vicepresidente di Confindustria Emilia-Romagna dal 2002 al 2008 ed e' stato presidente dell'associazione modenese dal 2008 al 2014.
Nato a Modena nel 1955, laureato in ingegneria, e' titolare dell'azienda di famiglia, che realizza impianti di riscaldamento e impianti elettrici ad uso civile e che quest'anno festeggia i 100 anni di storia.
L'economia dell'Emilia-Romagna e' a una svolta, ma 'la crisi non e' ancora superata'.
Sono le prime parole pronunciate dal neo presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari.
Per molti, compreso lo stesso Marchesini, il peggio in Emilia-Romagna e' passato. Ma Ferrari si muove ancora coi piedi di piombo. 'La crisi non e' ancora superataperche' una parte delle aziende dell'Emilia-Romagna, e non solo, sono ancora in difficolta'. Diciamo che siamo a una svolta, dopo la presidenza di Marchesini che reputo eccezionale'.
Ferrari spiega di aver ricevuto in eredita' 'un dossier' da studiare.
'Mi hanno passato un po' di carte', racconta. Ma gia' ora, come priorita' Ferrari pensa a 'consolidare il rapporto con la Regione e aumentare se possibile gli investimenti, per creare l'occupazione indispensabile per la crescita di tutto il sistema. Questa regione ha una propulsione positiva gia' molto forte, ma il lavoro non e' finito. Dobbiamo mettere insieme i tasselli della crescita, l'export ma soprattutto l'occupazione. E' quello il focus su cui va messa attenzione. Molte aziende mi segnalano un gap nel reperire alcune professionalita' tecniche di livello medio e alto'. Ferrari ricorda poi di essere stato un fautore dell'aggregazione delle Confindustria a livello provinciale.
'Mi auguro non sia finita- dice- sono convinto che un rafforzamento delle strutture portera' a un nuovo modo di fare sindacato d'impresa. La nostra e' una federazione, se i soci sono piu' forti e' anche meglio'.
Redazione Pressa
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