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Il tema della prevenzione alla diffusione del coronavirus tocca da vicino i supermercati e la grande distribuzione. Una nostra lettrice residente a Nonantola ha inviato ieri alla redazione de La Pressa una serie di domande rivolte direttamente a Coop Alleanza 3.0, proprietaria di molti tra i principali supermercati e ipermercati modenesi e regionali. Abbiamo quindi rivolto le osservazioni alla cooperativa che ci ha risposto in modo puntuale. Ecco le domande della lettrice e le risposte che, crediamo, siano di interesse non solo per la lettrice che, ovviamente, ringraziamo.
1. SANIFICAZIONE Interpretando la domanda comune di altri consumatori Coop Modena, chiediamo rassicurazioni sugli ambienti di vendita relativamente alla sanificazione degli stessi in maniera sostanziale e profonda (non la semplice elementare sanificazione maniglie e carrelli, etc..ma quella effettuata con sistemi specializzati tipo areosol o altro).
Essendo per Decreto chiusi la domenica, ci si augura che si provveda in merito, dato che proprio nei maggiori supermercati affluisce un numero importante di persone che potrebbero veicolare il virus. Questo a tutela non solo degli acquirenti ma anche degli addetti ai lavori.
La chiusura di domenica 22 e domenica 29 è il risultato di una giusta scelta della Cooperativa che ha aperto una strada come deve fare chi ha la leadership, che altri stanno seguendo, e non si tratta affatto di una ottemperanza a un Decreto.
Infatti, durante tutto l’anno e più che mai in questa emergenza, la nostra natura ci guida a stare a fianco dei nostri soci, delle istituzioni, delle associazioni e dei dipendenti. Le due chiusure domenicali sono una misura utile alla comunità, e doverosa nei confronti dei dipendenti.
Da un lato perché pensiamo di contribuire ai richiami istituzionali di limitare le presenze per strada, diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali; dall’altro vogliamo andare incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che vivono un momento di sovraccarico di lavoro, ma anche emotivo, perché ce la stanno mettendo tutta per garantire un servizio essenziale in questo momento, e hanno bisogno di una pausa aggiuntiva in per attenuare la tensione.
Rispetto ai negozi da subito la Cooperativa ha attivato una serie di misure cautelative, proseguendo poi nell’applicazione di quelle indicate progressivamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, interpretando con il massimo rigore e la massima serietà le prescrizioni e le indicazioni date, e collaborando in maniera proattiva affinché tutti siano messi in condizione di mettere in campo comportamenti virtuosi.
Abbiamo da subito provveduto ad esporre cartelli informativi per il rispetto dell’obbligo delle distanze indicate dal decreto con particolare attenzione ai banchi assistiti, alle casse e ai reparti maggiormente frequentati. Proseguono inoltre le campagne di informazione a punto vendita (per esempio tramite radiocoop e con cartelli), sui social, con invii di newsletter ai soci, proseguendo ancor prima che fosse richiesto con la sanitizzazione quotidiana di carrelli, cestini e dispositivi Salvatempo.
Coop Alleanza 3.0 si è procurata e reso immediatamente disponibili per tutti i dipendenti che ne fanno richiesta le mascherine protettive che si uniscono così agli altri dispositivi già messi in campo tra cui la distribuzione di gel disinfettante – sia ai soci che ai dipendenti – l’installazione in pochi giorni di plexiglass di protezione alle casse e il posizionamento delle strisce a terra per aiutare i clienti a rispettare le distanze previste dal decreto.
Le informazioni sono diffuse anche tramite la radio interna ai negozi, RadioCoop. Con l’aiuto del personale e degli addetti alla sicurezza nei punti vendita inoltre sono stati contingentati gli ingressi nelle ore di maggior afflusso per evitare affollamenti in negozio.
2. EASY-COOP (altro problema serio) Altro problema collegato che crea una specie di disservizio sono i tempi di consegna. Ci si rende conto della situazione contingente, ma non si è pensato per esempio a contrattualizzare a tempo determinato assunzioni ad hoc per accelerare questo servizio? Io, per esempio che facevo spesa spesso con Easy-coop mi trovo ora nella necessità di dover uscire di casa e recarmi di persona presso gli ipermercati per questo problema. Si crea il problema opposto, e come me tanti altri, contribuendo di conseguenza al numero di quelli che si mettono in circolazione. Accelerare anche presso il governo che mettano a disposizione gli automezzi idonei per consentire alla gente di non mettersi in circolazione. Ci si aspetta una risposta di Coop efficiente così come dimostrato da altri Enti che nell’emergenza si sono moltiplicati per agevolare la non diffusione del virus, cercando risoluzioni con sistemi alternativi e rapidi.(tipo i medici di famiglia che agevolano la ricetta senza passare dal medico, ed altri servizi che si sono reinventati efficacemente).
Il servizio di spesa online e consegna a domicilio di EasyCoop si basa su un modello complesso, basato su centri logistici chiusi al pubblico, ottimizzati per il servizio a domicilio e strutturati dal punto di vista per servire un bacino con un perimetro definito. Con il fortissimo incremento della domanda a seguito dell’emergenza COVID-19, le fasce di consegna a breve e medio termine si sono subito saturate. Ci siamo immediatamente attivati per rafforzare la nostra organizzazione e quindi anche il personale addetto e il parco mezzi. Purtroppo, però, questo non basta sia perché siamo di fronte a incrementi degli ordini che vanno ben oltre la normale attività sia perché servono anche misure strutturali che non sono attuabili in pochi giorni, soprattutto in un settore dove stoccaggio e trasporto devono rispettare normative di sicurezza molto severe.
EasyCoop, sta facendo il massimo per raggiungere più persone possibile nel minor tempo possibile, nell’interesse della collettività, dei soci, dei consumatori e con grandissima attenzione per tutto il personale impiegato.
3. TELEFONIA In un periodo in cui la gente in quarantena consulta molto di più il web/telef. molti operatori di telefonia hanno deciso di dare gratuitamente per un mese servizi web/telef. ai loro iscritti. Da Telecom a Wind ILIAD e tanti altri hanno con solidarietà dato accesso a questi servizi. Anche la Coop ha concesso 100 GB gratis, ma ha annullato l’accredito dei 5 euro di bonus sulla spesa effettuata in ricarica Coop-Voce ai suoi iscritti. Chiediamo un segno di vicinanza e chiediamo di ripristinare per sempre, (al posto degli inutili bollini promozionali di pentolame vario o affini) il servizio autoricarica coop-voce, utile più che mai, non solo in tempo di coronavirus ma per sempre così come è stato fino a marzo a prescindere dal credito personale nel cellulare di ognuno. E’ arbitrario anche elargirlo solo a chi ha meno di 20 euro di credito telefonico, non siamo tutti uguali nello spendere presso la Coop? Una misura che toglie una valida offerta a discapito come sempre della maggioranza. Non va bene così, da parte di Coop soprattutto.
Coop Voce ha aderito con entusiasmo all’iniziativa di Solidarietà digitale per sostenere i propri clienti e le loro famiglie in questo momento delicato. Infatti, fino al 3 aprile per i clienti Coop Voce sono previsti 100 GIGA di traffico dati gratuito per 30 giorni, validi su tutto il territorio nazionale.
Non è stata annullata l’iniziativa “Autoricarica con la spesa” che è quella a cui si fa riferimento nella lettera. Con questa iniziativa i punti Coop accumulati diventano automaticamente traffico telefonico gratuito ed è possibile ricevere una ricarica Bonus CoopVoce da 5 euro ogni 250 punti Coop. È stato introdotto da marzo un cambiamento per venire incontro a quanti avevano crediti sul cellulare molto alti e inutilizzabili. In questo modo sulla carta rimangono disponibili i punti per poter scegliere tra i tanti premi prevosti nel catalogo. Infatti, dal 1° marzo la ricarica si attiva automaticamente se il socio ha un credito residuo telefonico inferiore a 20 euro e un saldo punti uguale o maggiore di 250 punti.