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Il 24 aprile il Governo ha emesso un nuovo provvedimento con il quale ha integrato il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro.” A tutela dei lavoratori, gli Ispettori della Medicina del lavoro dell’AUSL di Modena hanno iniziato ad effettuare i primi controlli nelle imprese del territorio per verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento e prevenzione dal rischio di diffusione del Coronavirus. Recentemente un team di Ispettori delle Medicina del Lavoro ha eseguito una visita ispettiva anche al sito produttivo di Modena di Italpizza, che conta oltre mille lavoratori, i quali, dopo un approfondito sopraluogo, hanno potuto verificare l’adeguatezza delle misure previste dal Protocollo di sicurezza interno e la loro corretta applicazione.
'Aver superato appieno questa prova, è per noi motivo di grande orgoglio ed una rassicurazione in più per i lavoratori - afferma Andrea Bondioli direttore generale di Italpizza -, frutto di una strategia basata su tre punti:
• tempestività d’azione;
• efficacia delle misure;
• rigorosità nell’applicazione.
Ciò ha richiesto all’azienda un lavoro straordinario - prosegue Bondioli - che ha consentito a Italpizza, anche se non correva l’obbligo, di essere una delle prime aziende in Italia nell’aver adottato in modo così rapido un Protocollo di sicurezza particolarmente esigente. La domenica seguente al primo caso di contagio in Lombardia, - ricorda Bondioli - in una situazione nazionale totalmente convulsa, ho istituito e convocato d’emergenza un apposito Comitato di Crisi, composto dai vertici aziendali, da tecnici e poi dalle rappresentanza sindacali aziendali dei sindacati, il quale ha lavorato incessantemente per predisporre tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori e consentire la continuità produttiva. Al punto che - conclude Bondioli - possiamo considerare il nostro Protocollo di sicurezza un modello che ha reso il sito di Modena più sicuro di tanti altri luoghi, consentendoci ad oggi di poter affermare che siamo riusciti ad evitare l’insorgenza di possibili focolai'.
Redazione Pressa
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