Sono le caratteristiche del permesso di costruire in deroga approvato dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 28 marzo con il voto di Pd e Sum; l’astensione di Forza Italia, Energie per l’Italia e Modena Volta pagina; il voto contrario del Movimento 5 Stelle.
Il percorso per la deroga, illustrato dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, si è svolto con la procedura semplificata prevista dal documento d’indirizzo “Sblocca Modena – Riqualificazione e riuso per l’occupazione”.
Il progetto in un’area di circa 36 mila metri quadri, prevede la demolizione dei fabbricati produttivi esistenti in stato di abbandono (per un volume di quasi 39 mila metri cubi), la realizzazione di una struttura con un piano fuori terra di altezza 8,5 metri (il volume sarà intorno ai 37 mila metri cubi), le opere di urbanizzazione, il verde per oltre 10 mila metri quadri complessivi e i parcheggi previsti dagli standards ai quali si aggiungerà una dotazione di 122 posti auto di parcheggi pubblici.
Per il Consigliere Pd Carmelo De Lillo ha sottolineato l’importanza dell’intervento che prevede di “abbattere edifici dismessi e riqualificare un’area; un’opera di riqualificazione che presta attenzione al verde e che segue un percorso pubblico e trasparente”.
Adolfo Morandi (Forza Italia) si è dichiarato favorevole alla riqualificazione, ma contrario a una programmazione territoriale che vede “innestare nel tessuto economico della città nuove strutture di vendita, insediamenti che hanno portato alla crisi economica dei centri di vicinato e del centro storico”. Morandi ha anche osservato come Cittanova 2000 (il progetto per la creazione di un grande polo dell'innovazione e dei servizi avviato negli anni poi naufagrato, ndr),avrebbe dovuto essere il luogo dell’innovazione tecnologia, mentre in realtà è stata portata avanti una vocazione strettamente commerciale”.
Marco Chincarini (Modena Volta Pagina) ha dichiarato di “non riconoscersi in questo tipo di mercato” e di aver chiesto in commissione approfondimenti sulla viabilità e sulla gestione del verde, ponendo anche la questione di un’eventuale rinuncia del marchio, un tema sul quale “fare attenzione”.
Luca Fantoni (Movimento 5 Stelle) ha motivato il voto negativo con la contrarietà alla procedura della manifestazione d’interesse sul commercio che, insieme allo Sblocca Modena, “avrebbe facilitato l’insediamento di questo tipo di funzioni commerciali”.
L’assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli ha concluso spiegando che gli insediamenti commerciali non si realizzano in espansione e quindi “devono insediarsi dove ci sono degli affacci e dove raggiungono un accordo con i privati”.