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'La Presidenza Lapam nasce dal basso, dai territori e dai bisogni delle imprese, non è come la Presidenza del Consiglio' . Parte con una battuta simbolo del suo essere uomo dì pratico e di impresa, il nuovo Presidente Lapam Confartigianato Modena-Reggio Emilia, Gilberto Luppi.
Dopo l'elezione di mercoledì, oggi presentazione ufficiale per il nuovo numero uno dell'associazione chiamato a raccogliere l'eredità lasciata da Erio Luigi Munari. Gilberto Luppi ha trascorso in Lapam 33 anni e la sua presidenza è il punto di arrivo di un percorso che lo ha visto protagonista a livello territoriale. Dietro la stazza e lo sguardo da giocatori di rugby, dimostrano la voglia e la capacità di vincere e di rialzarsi, anche dopo un terremoto. Con una serie di obiettivi chiari: rafforzare la rappresentatività regionale di Lapam Confartigianato che da Modena e Reggio Emilia raggruppa 12 mila imprese.
E sul piano territoriale l'obiettivo di rappresentare le istanze più forti delle imprese, che si traducono in un messaggio chiaro ai tavoli istituzionali e di governo: la richiesta di rendere stabili i bonus fiscali e di rivedere il nuovo codice degli appalti che così come è penalizza anziché agevolare le imprese.
E qui, da imprenditore dell'area nord, area dove l'intero distretto biomedicale ha retto al sisma e si è rilanciato sulle sue macerie, il messaggio alla politica è chiaro. 'Il distretto biomedicale non delocalizza dall'area nord perché ci sono le infrastrutture viarie, o per le promesse della Cispadana di cui si parlava quando avevo ancora i pantaloni corti, ma perché c'è un indotto ed una rete di piccole e medie imprese fornitrici che fanno distretto e che offono servizi veloci e di alta qualità'
Una Presidenza, quella di Luppi, dichiaratamente in continuità con quella del suo predecessore Erio Luigi Munari, in particolare sul fronte delle relazioni con le amministrazioni locali e, appunto, con i territori. E non è un caso la conferma come prima scelta di Luppi di Carlo Alberto Rossi, all’incarico di Segretario Generale. Per lui Industria 4.0 e formazione sono e saranno gli assi portanti dell’azione dell’Associazione.
'Oggi abbiamo artigiani che lavorano con le App, ma la vera grande opportunità da agganciare, e che definisce l'industria 4.0, è quella rappresentata dalla possibilità di connettere le macchine alla rete' - afferma Rossi. 'Ciò porta con sé la necessità di un cambio di mentalità e di una formazione continua, sia degli imprenditori che dei loro dipendenti e su tutti, dei dipendenti della stessa associazione, chiamata ad un grande sforzo di innovazione'
Redazione Pressa
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