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Più cari alimentari e benzina, e l'inflazione schizza

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Il dato modenese di maggio registra un aumento dello 0,4 per cento rispetto ad aprile, portando quello annuale al +0,9 per cento


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Su base tendenziale annua l’inflazione di maggio 2018 a Modena risulta a + 0,9 per cento, mentre su base congiunturale mensile rispetto ad aprile registra un + 0,4 %, in base alle rilevazioni del servizio Statistica del Comune di Modena per il calcolo provvisorio del Nic, l’indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività.

Delle 12 divisioni analizzate, sette sono state rilevate in crescita, quattro in calo e una invariata (“Istruzione”).

Con + 1,5 % è “Alimentari e bevande analcoliche” la divisione che registra la variazione congiunturale maggiore del mese. Continua infatti anche in maggio la crescita della divisione sostenuta dagli aumenti di frutta (arrivo sul mercato delle primizie di stagione), caffè e tè e acqua minerale. In diminuzione pane e cereali, pesci e prodotti ittici, latte, formaggi e uova, olii, ortaggi, zucchero e confetture.

In crescita (+ 0,9 %) anche “Bevande alcoliche e tabacchi” in aumento con variazioni che hanno interessato tutte le classi di spesa che la compongono: alcolici, vini, birra e tabacchi (a rilevazione nazionale).

Stessa crescita percentuale (+ 0,9 %) per la divisione “Servizi ricettivi e ristorazione”, dove la variazione congiunturale è da attribuire esclusivamente all'aumento dei servizi alloggio, sia quelli rilevati direttamente sul nostro territorio che quelli a rilevazione nazionale (agriturismi e villaggi vacanze).

È invece “Comunicazioni” (- 0,7 %), la divisione, ad intera rilevazione nazionale, che registra il calo più sensibile a seguito delle diminuzioni rilevate per telefoni mobili e servizi di telefonia.

Stessa variazione percentuale, ma di segno opposto (+ 0,7 %) per la divisione “Trasporti”, in cui l'aumento registrato è ascrivibile in buona parte all'incremento della spesa per l'acquisto dei carburanti rilevato sul territorio, a quello per le tariffe trasporto passeggeri su rotaia e marittimo (rilevazione nazionale) e manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto.

In calo il trasporto passeggeri aereo (rilevazione Istat) e altri servizi ai mezzi di trasporto.

Leggeri aumenti per altre tre divisioni: “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+ 0,2 %) con in aumento mobili, articoli tessili per la casa, grandi apparecchi elettrodomestici (rilevazione nazionale). In calo piccoli elettrodomestici e beni non durevoli per la casa; “Servizi sanitari e spese per la salute” ( + 0,2 %), con aumenti di prodotti medicali, attrezzature e apparecchi terapeutici, servizi medici e paramedici, ma in leggero calo i prodotti farmaceutici di fascia A rilevati da Istat; “Abbigliamento e calzature” (+ 0,1 %), per gli ultimi arrivi sul mercato dei prodotti di abbigliamento della stagione primavera/estate 2018.

In calo, invece, “Ricreazione, spettacolo e cultura” (- 0,4 %), in diminuzione per apparecchi di ricezione e registrazione, strumenti musicali, giochi elettronici e giocattoli, fiori, alimenti e prodotti per animali domestici, libri e pacchetti vacanza (rilevazione nazionale). In aumento, apparecchi fotografici, servizi ricreativi, giornali e periodici (tutti a rilevazione nazionale) e articoli di cartoleria.

Altra diminuzione (- 0,3 %) per “Altri beni e servizi” per il calo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto ed effetti personali. Risultano invece in aumento i prodotti per la cura della persona, oreficeria e altri servizi finanziari (rilevazione Istat).

In lieve calo, infine, “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (- 0,1 %), dove la modesta diminuzione congiunturale registrata nel mese si deve al calo degli affitti delle abitazioni private compensato in parte dall'aumento del gasolio da riscaldamento.


Redazione Pressa
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