Gli indici dei prezzi al consumo di aprile 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia. In particolare, in aprile risultano in aumento le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,1 %); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,8 %); mobili, articoli e servizi per la casa (+ 0,6 %); servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %); abbigliamento e calzature (+ 0,3 %).
Si registra, invece, un calo per comunicazioni (- 0,9 %); trasporti (- 0,4 %); servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,4 %); altri beni e servizi (- 0,3 %); bevande alcoliche e tabacchi (- 0,2 %); ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,1 %). L’unica divisione invariata rispetto al mese precedente è quella dell’istruzione. Sempre nello scorso mese, i dati per tipologia di prodotto evidenziano un valore congiunturale in aumento sul totale (+ 0,3 %): crescono gli energetici (+ 2,2 %) e i tabacchi (+ 0,2 %). In lieve calo, del - 0,1 %, sia i beni alimentari sia gli altri beni. Invariati i servizi.
Sempre nello stesso periodo, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in aumento sul totale dei beni (+ 0,5 %): crescono, infatti, gli energetici (+ 2,0 %), i beni alimentari (+ 0,6 %), i tabacchi (+ 0,1 %). I servizi segnano un calo (- 0,2 %), determinato specialmente dal segno negativo sui trasporti (- 1,6 %). Va comunque notata la crescita della spesa relativa ai servizi vari (+ 0,5 %).
La divisione “Abitazione, acqua ed energetici” (+ 1,1 %) si rivela quella con l’aumento percentuale più rilevante: nonostante il calo del gasolio da riscaldamento, la crescita del gas di rete e dell’energia elettrica (a rilevazione nazionale) fanno incrementare le spese della categoria. Risultano in aumento anche “Alimentari e bevande analcoliche (+ 0,8 %): risultano in aumento oli e grassi, vegetali, acque e bevande e prodotti ittici, mentre cala la spesa sulla frutta e i dolciumi.
La divisione che, al contrario, nel mese di aprile 2021 segna il calo più significativo è “Comunicazioni” (- 0,9 %), per effetto della diminuzione dei prezzi degli apparecchi telefonici, che comportano il calo dell’intera categoria (a intera rilevazione nazionale). Inoltre, calano dello 0,4 % sia “Trasporti” (per via del netto decremento della spesa sul trasporto aereo passeggeri; in controtendenza, crescono il trasporto marittimo, l’acquisto di biciclette e i carburanti) sia “Servizi ricettivi e ristorazione” (calo in conseguenza di variazioni generalizzate relative ai servizi).


