Nonostante il nuovo sciopero di ieri la situazione non si sblocca alla Sherwin Willliams (ex Oece) di Cavezzo. Come noto, l'azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento e di trasferire tutti i lavoratori presso la sede di Pianoro e ieri in Comune a Cavezzo si è tenuto un vertice con la proprietà, il sindaco Lisa Luppi e un rappresentante della Regione Emilia Romagna.
Il vertice però si è chiuso con un nulla di fatto e le parti si sono lasciate senza nessun accordo.
IL QUADRO
La chiusura della stabilimento di Cavezzo comporterebbe il trasferiemnto di 57 addetti a Pianoro. La riorganizzazione della produzione sarebbe connessa al completamento della fase di acquisizione della ex Oece da parte del primo gruppo mondiale nella produzione di vernici. Non c’entrano quindi difficoltà produttive o di reddittività legate allo stabilimento di Cavezzo. Il trasferimento coatto dei dipendenti a 100 km di distanza, impegnati su tre turni, per la maggior parte di loro, significherebbe però di fatto perdere il lavoro - aveva detto il consigliere regionale Pd Enrico Campedelli -. Si perderebbero così professionalità e competenze per la stessa azienda, paradossalmente in un segmento che non attraversa difficoltà economiche. Bisogna fare di tutto per mantenere la produzione nel cratere del terremoto e non depauperare un’area già così pesantemente colpita dal sisma nel 2012.