Bocciatura Aimag-Hera, il Comitato insiste: 'Preoccupante silenzio dai Comuni'
'Preoccupante anche il fatto che pochissimi Consiglieri comunali fossero presenti benché sia loro compito determinare e controllare l’indirizzo dei loro Comuni'
Serata molto partecipata da oltre 100 persone alla Sala Duomo di Carpi, iniziata con una breve presentazione di Giliola Pivetti, presidente del Comitato. Ricordiamo che 19 Amministrazioni Comunali sono chiamate ad esprimersi su possibili, e a questo punto necessarie, soluzioni alternative a quanto fino ad ora sottoscritto nell’accordo Aimag-Hera, ma sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti.
La parola è passata poi ad Alberto Silvestri già sindaco di San Felice, che ha presentato slides inerenti alla situazione finanziaria di Aimag sia passata e sia attuale che attenuano molto i giudizi sulla fragilità economica imputata alla nostra multiutility, fragilità su cui si è imperniato tutto il cosiddetto accordo quadro tra Aimag ed Hera, ritenuto indispensabile per affrontare le sfide del mercato, per avere accesso al credito bancario e per affrontare la prossima gare dell’idrico.
In collegamento telematico sono intervenute l’avvocato Ilaria Battistini dottore di Diritto Pubblico e l’avvocato Giuditta Carullo dottore in diritto societario i quali hanno spiegato perché l’accordo tra Aimag ed Hera sia viziato da almeno 3 inadempienze su quanto espresso dal TUSP (Testo Unico Sulle Partecipate) oltre che da errori meramente procedurali e che tutto quanto sopra sia stato bocciato dalla Corte dei Conti e stigmatizzato come non fattibile.
'Ovviamente da tutti gli interventi è emerso come sia preoccupante il fatto che a distanza di circa un mese dal pronunciamento della Corte dei Conti, da nessuna delle parti in causa e specialmente dagli Enti pubblici sia emerso un comunicato, se non un provvedimento volto a ripristinare l’autonomia gestionale e la completa e trasparente illustrazione della situazione di Aimag - sottolinea il Comitato -. Preoccupante anche il fatto che pochissimi Consiglieri comunali fossero presenti benché sia loro compito determinare e controllare l’indirizzo politico, amministrativo ed economico del governo del loro Comune. Più volte è stato rimarcato come in questa vicenda non ci sono buoni o cattivi, ma Gruppi industriali in parte pubblici ed in parte privati che dovrebbero, accanto al loro interesse garantire anche il benessere della comunità di appartenenza: il Comitato Aimag per il Territorio è disponibile a dare il proprio parere e la propria esperienza agli Amministratori che dovranno per forza intraprendere il difficile iter di rinnovamento del Patto tra i Sindaci, il necessario cambio dell’attuale Cda e la ricerca, se necessario, di partner industriali senza per questo rinunciare al controllo gestionale di Aimag'.
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