Ferrari tracolla nel giorno del Capital Market Day, nonostante la revisione al rialzo delle stime per fine anno. I titoli, che per gran parte della mattina navigavano in area 414 euro, sono repentinamente piombati sotto la soglia dei 400 euro, non appena sono stati diffusi i numeri previsionali. Sospesi sul calo del 5,9%, sono rientrati in contrattazione e hanno continuato a essere travolti dalle vendite arrivando ad accusare un tonfo del 13,2% e portandosi a 360,3 euro.
I vertici dell'azienda hanno appena rivisto al rialzo la guidance 2025, ma al tempo stesso hanno diffuso le stime al 2030, che sono state giudicate deludenti dal mercato e nettamente al di sotto del consensus per quanto riguarda l'ebitda, indicato a 3,6 miliardi (per gli analisti era al di sopra dei 4 miliardi). Numeri che hanno messo in secondo piano il rialzo delle previsioni per il 2025, con la casa di Maranello che si aspetta ricavi netti pari o superiori a 7,1 miliardi di euro (da 7 mld), l'ebitda adjusted pari o superiore a 2,72 miliardi di euro (da 2,68 mld), con margine al 38,3% e l'utile per azione diluito adjusted e' atteso pari o superiore a 8,80 euro (da 8,60 euro), con industrial free cash floe di 1,3 miliardi (da 1,2 mld).
Ferrari, stime deludenti al 2030: il titolo perde il 13% in Borsa
Nettamente al di sotto del consensus per quanto riguarda l'ebitda, indicato a 3,6 miliardi
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