Da gennaio 2024 le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui siano stati effettuati interventi con il Superbonus conclusi da non più di cinque anni non saranno considerati 'redditi diversi'. Il 26% di tasse sarà quindi calcolato sull'intera plusvalenza e non su quella 'scontata' del costo della ristrutturazione. E' questa la stretta prevista dalla bozza della manovra. Una mazzata per chi ha usufruito del superbonus e che vede quindi aumentare le tasse una eventuale vendita dell'immobile. Esclusi gli immobili acquisiti per successione e adibiti a prima casa del cedente o dei familiari per la maggior parte dei 5 anni precedenti o per la maggior parte degli anni tra acquisto-costruzione e vendita se sono meno di 5.
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