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Appello ai candidati sindaco: mettete al centro le imprese

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Le proposte su fisco, urbanistica, sicurezza, sostegni al commercio elencate dalle 4 associazioni di categoria in vista del voto a Modena e in altri 31 comuni della provincia. Confcommercio, Confesercenti, Lapam e CNA presentano l'elenco in Camera di Commercio. 'Per il futuro serve maggior ascolto, meno tavoli troppo allargati e una gestione più mirata degli investimenti dei fondi PNRR'


Appello ai candidati sindaco: mettete al centro le imprese
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Dalla necessità di affrontare l'emergenza abitativa, che pesa anche sui lavori provenienti da altre regioni nei settori della sanità, dell'istruzione e dell'industria, allo sviluppo e al sostegno dei centri di vicinato; dalla necessità di regolamentare gli appalti, garantendo opportunità alle piccole e media imprese del territorio, all'opportunità di modificare la gestione dei fondi del PNRR, troppo spesso destinati a finanziare la spesa e non gli investimenti, fino allo stop all'innalzamento delle pressione fiscale. Sono 5 macrotemi che Confesercenti, Lapam, Confcommercio e CNA pongono sul tavolo dei 32 candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative. Un elenco presentato questa mattina dai presidenti provinciali delle 4 associazioni presso la sede della Camera di Commercio di Modena. Temi che a partire dal capoluogo, andranno declinati nelle singole aree territoriali e comunali nelle quali le associazioni organizzeranno direttamente incontri pubblici con i candidati sindaco.   

'La nostra piattaforma – affermano Lapam, Confesercenti, Cna, Confcommercio – tratta una serie di prioritarie materie: dal fisco alla rigenerazione urbana fondata sulle attività di vicinato, passando per la sicurezza, il sistema degli appalti, il governo delle aree produttive, le infrastrutture, il turismo, sono tante le proposte che mettiamo sul tavolo'.

'Sul fisco – proseguono – chiediamo di congelare ogni ipotesi di aumento: sulla TARI le imprese vanno premiate perché ormai differenziano il 100%; il canone unico va poi tagliato per continuare a rendere vive le nostre strade grazie ai dehor, mentre va azzerato per il commercio ambulante, in profonda crisi; rispetto all’IMU, l’aliquota va ridotta ai proprietari di locali/laboratori a fronte di un congruo abbassamento dei canoni di affitto e va introdotta una distinzione per gli immobili strumentali utilizzati dai proprietari per esercitarvi un’attività; nei Comuni dove è stata introdotta la tassa di soggiorno, chiediamo inoltre che i relativi incassi siano destinati a progetti di promozione e non a tappare le buche delle strade'.

'Le piccole attività commerciali e le botteghe si sono dimostrate e sono elemento imprescindibile di qualità e sicurezza urbana' - sottolinea Tommaso Leone, presidente Confcommercio -. Bisogna passare, seppur con un ritardo di almeno 15 anni, dalle parole ai fatti perché, utilizzando al meglio strumenti come i PUG, il PNRR e la nuova legge regionale sull’economia urbana, nei centri storici e nelle periferie delle nostre città prendano piede progetti organici, condivisi con le nostre Associazioni, di riqualificazione urbana e rivivificazione commerciale e di contrasto a degrado, illegalità e desertificazione in atto in tanti nostri Comuni'.  

'La barra va tenuta dritta sulla salvaguardia della vocazione manifatturiera del nostro territorio: sono necessari interventi di manutenzione nelle aree PIP esistenti e serve mettere in campo, con il concorso di enti come il Consorzio Aree Produttive e l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile, azioni tese a trasferire conoscenze e progettualità a favore della costruzione di un ecosistema produttivo improntato a criteri di sostenibilità ambientale e sociale'.

'Continuiamo poi a ritenere – afferma Gilberto Luppi, Presidente Confartigianato Lapam – che in materia di appalti vada garantita una “filiera corta”, ricorrendo sempre più all’istituzione dell’elenco fornitori per le gare cosiddette  “sottosoglia”, che apre le porte degli appalti anche alle piccole imprese del territorio. Una procedura che da un lato preserva un principio di rotazione nella massima trasparenza, oltre alla possibilità di compiere una valutazione preventiva, su base qualitativa, delle capacità tecnico/organizzative dell’impresa richiedente e dall’altro riconosce appunto il ruolo fondamentale delle micro e piccole imprese del territorio'.

'Un altro tema che ci sta a cuore – prosegue Luppi -  è quello delle politiche abitative, che devono saper dare risposte alla domanda di alloggio da parte di lavoratori e delle loro famiglie e da parte degli studenti: i nuovi interventi residenziali di riconversione o rigenerazione urbana, previsti nei PUG comunali e nei regolamenti edilizi, è opportuno prevedano incentivi all’edilizia privata e sociale finalizzata a soddisfare le suddette esigenze. Le nostre imprese – lo diciamo da troppi anni – hanno urgente bisogno di infrastrutture adeguate oltre che meglio manutenute: su opere come la Bretella autostradale Campogalliano/Sassuolo, la Cispadana e il completamento della Pedemontana, le nostre aziende hanno esaurito la pazienza' - conclude il Presidente Lapam.

'Il sistema economico, cosi come la cittadinanza – dichiarano le quattro Associazioni – reclama anche maggiori condizioni di sicurezza: servono fermezza, più presidio del territorio, il definitivo passaggio di fascia della Questura, ma urge garantire la certezza della pena; senza severità nell’azione giudiziaria e un funzionamento efficace della macchina della giustizia, il senso e la pratica della sostanziale impunità che ne derivano, fanno da ulteriore volano alla diffusione della criminalità e dell’illegalità'.

'Crediamo che il buon lavoro fatto in questi anni perché Modena e provincia si affermino sempre più sui mercati internazionali del turismo, vada proseguito e rafforzato' - afferma il Presidente Confesercenti Mauro Rossi -. 'Non solo c’è bisogno che i bilanci comunali  individuino risorse ad hoc destinate al turismo, ma va fatto soprattutto un salto di qualità culturale perché gli enti locali facciano squadra superando i campanilismi, che non fanno crescere il nostro territorio sotto il profilo promozionale e rispetto alla qualità dei servizi e delle opportunità messi a disposizione dei turisti. Il punto non è garantire contributi alle singole attività ma creare le condizioni, come a esempio eventi attrattivi, affinchè il contributo indiretto arrivi a tutti'.

'Rispettare il nuovo codice degli appalti con la suddivisione per leircro e piccole impree del totale dell'apalto pubblico.  noi ci affidiamo alle stazioni appaltanti per potere portare a compimento questo nuovo covide' - afferma Claudio Medici, Presidente CNA. 'Pensiamo che oggi le piccole imprese partecipano per una quota el 28% degli appalti, il resto va alle grandi imprese, mentre sul nostro territorio le piccole costituiscono il 95% del totale. E' chiaro un netto squilibrio che va corretto'.

La cornice politica della conferenza dei 4 referenti provinciali delle associazioni di categoria delle piccole imprese, del commercio, dei servizi e dell'artigianato Confesercenti, Confartigianato Lapam, Cna e Confcommercio, arriva alla fine, quando vengono poste alcune domande. Sulla valutazione di quanto fatto nei 5 anni appena trascorsi e sugli auspici per i prossimi 5. A partire dal capoluogo Modena, arrivando ad ognuno degli altri trentuno comuni della provincia che i prossimi 8 e 9 giugno adranno al voto per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.  Una risposta che non può che essere generale ma che verte su un tema principale, quello dell'ascolto e del confronto con le associazioni che, in particolare, deve poi tradursi in decisioni chiare' - sottolinea il presidente di Confcommercio Leone -. Decisioni che non possono accontantare tutti. Troppo spesso si sono fatti tavoli allargati, potremmo dire anche troppo allargati, che alla fine si sono tradotti in una serie di piccoli provvedimenti atti a non scontentare nessuno'.

Redazione Pressa
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