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Il Consiglio di amministrazione del gruppo Unipol, riunitosi ieri sotto la presidenza di Pierluigi Stefanini, ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2021. Unipol, che oggi in Borsa segna come partenza -0,92% dopo la diffusione dei risultati, chiude il primo trimestre 2021 con un utile netto consolidato pari a 361 milioni di euro, in crescita rispetto al risultato di 134 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Ha inciso positivamente sul risultato netto del primo trimestre, si legge in una nota, il contributo pari a 119 milioni di euro, derivante dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper, che riflette, tra le altre, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l'acquisto delle attivita' ex Ubi. Il risultato al netto di Bper e' quindi di 242 milioni. La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, vale 3,18 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto ai 3.
119 milioni al 31 marzo 2020. Per quanto concerne gli altri settori in cui opera il gruppo, il protrarsi dell'emergenza Covid continua ad avere 'ripercussioni particolarmente negative sul settore alberghiero, penalizzato anche nel primo trimestre di quest'anno dalla chiusura di gran parte delle strutture ricettive'. Per contro, si registra ancora un buon risultato di UnipolReC e un risultato in sostanziale pareggio per gli altri business. Il risultato ante imposte dei settori Immobiliare, Holding e Altre attivita', che comprende anche UnipolReC, risulta positivo per 32 milioni di euro (-55 milioni al 31 marzo dell'anno scorso). Il settore risente positivamente dell'apporto di 60 milioni di euro derivante dal consolidamento pro-quota di Bper e di un maggior contributo dei proventi da investimenti.
Per quanto riguarda la gestione degli investimenti finanziari, nel primo trimestre del 2021 la redditivita' lorda del portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi di Unipol, pur continuando a risentire di tassi di interesse di mercato che si mantengono su valori contenuti, ha ottenuto un rendimento pari al 3,2% degli asset investiti (3,3% al 31 marzo 2020), di cui il 2,7% relativo alla componente di cedole e dividendi. Il patrimonio netto consolidato arriva, al 31 marzo 2021, a quota 9.951 milioni di euro (9.525 milioni al 31 dicembre 2020). Il patrimonio netto vale 7.974 milioni di euro (7.614 milioni al 31 dicembre 2020). Per quanto concerne l'indice di solvibilita' di gruppo, al 31 marzo 2021 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto e' pari al 210% rispetto al 216% del 31 dicembre 2020. La riduzione osservata, spiega Unipol, e' in gran parte dovuta all'incremento del requisito di capitale di gruppo, a sua volta principalmente attribuibile agli effetti derivanti dall'acquisizione del ramo d'azienda ex-Ubi da parte di Bper. Il risultato consolidato della gestione per l'anno in corso, escludendo eventi attualmente non prevedibili anche legati ad un aggravarsi del contesto di riferimento, e' atteso positivo e in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico 2019-2021.
Redazione Pressa
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