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Dopo il via libera della conferenza delle regioni del 1 aprile, sono 300 i siti individuati in tutta la regione (oltre 700 in tutta Italia) nei quali saranno rilasciati gli esemplari di vespa: il primo lancio e' previsto intorno a meta' giugno, il secondo a luglio, a distanza di 20 giorni, ovvero nel momento di massima presenza delle uova di cimici nell'ambiente.
La strategia e' stata delineata questa mattina nel corso di una videoconferenza organizzata dalla Regione. Come spiega Luca Casoli dei Consorzi fitosanitari di Modena e Reggio Emilia, i siti scelti per il lancio della vespa samurai sono corridoi ecologici, siepi, vegetazione di argini e aree verdi vicino agli edifici e ai frutteti. Cioe' in 'spazi non disturbati da trattamenti per le coltivazioni', sottolinea Casoli, dal momento che gli insetti sono molto sensibili ai prodotti chimici e fitosanitari e quindi l'intera strategia potrebbe risentirne.
Di conseguenza, le singole aziende agricole (comprese quelle biologiche) non saranno interessate dal rilascio del parassita. 'Vogliamo che l'intervento sia ottimizzato al massimo', afferma l'esperto.
Prima del lancio, spiega ancora Casoli, saranno fatte alcune verifiche su almeno il 10% dei siti, per valutare l'effettiva presenza delle uova di cimice. Ad agosto, invece, dopo 20 giorni dal secondo lancio, partira' il monitoraggio post-rilascio, raccogliendo anche alcuni campioni di uova per valutare l'efficacia della vespa samurai. Tutti i dati saranno georeferenziati e sara' pubblicato un report entro novembre, per fare il punto sul primo anno di sperimentazione. Per il momento, precisa la Regione, la vespa samurai sara' gestita 'in maniera controllata' in ambito pubblico e non sara' possibile acquistarle da parte delle aziende.
In questi mesi il Consorzio fitosanitario di Modena in collaborazione con l'Ateneo di Modena e Reggio Emilia, ha preparato il 'terreno' per il lancio della vespa samurai in Emilia-Romagna.
In autunno, racconta Lara Maestrello dell'Unimore, sono state raccolte le cimici e portate in laboratorio per l'allevamento funzionale alla riproduzione del parassita, che sfrutta appunto le uova dell'insetto. Sono state recuperate quasi 50.000 cimici, che sono state messe in scatole di legno con del cartone per nove settimane a 10 gradi, in modo da accelerare lo svernamento e ottenere cosi' le uova in anticipo. Il 20% delle cimici e' sopravvissuto allo svernamento e ha consentito di stoccare 77.900 uova. In questi giorni, spiega ancora Maestrello, arriveranno dal Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura) le uova di vespa samurai. Una volta nate, saranno fatte accoppiare e poi messe nelle gabbie (celle climatiche) con le uova di cimici, che verranno cosi' parassitizzate. Le vespe samurai cosi' ottenute saranno poi 'impacchettate' per il rilascio in ambiente. Ogni lancio sara' fatto con 10 provette di vespe, ognuna contenente 10 femmine e due maschi. In tutto per ogni rilascio saranno quindi lanciate 100 femmine di vespa, gia' pronte per la deposizione, piu' un ulteriore 10% di maschi. In alcuni siti specifici, con esigenze particolari, potranno anche essere fatti lanci con 500 esemplari.
Redazione Pressa
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