Gli arresti domiciliari per l’ex Presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, segretario nazionale della DC, il deputato di Noi moderati, Saverio Romano, e altre 16 persone sono stati chiesti dalla Procura di Palermo, nell’ambito di un’inchiesta su appalti pilotati. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. I carabinieri del Ros hanno notificato a tutti l’invito a comparire davanti al gip per l’interrogatorio preventivo. Coinvolti anche diversi funzionari pubblici. Disposte perquisizioni.
Oltre all’ex presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ed al deputato Saverio Romano, tra gli indagati figurano Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Mario Caltagirone, Roberto Colletti, ex manager di Villa Sofia, Marco Dammone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Carmelo Pace, deputato regionale della Dc, Vito Raso, storico segretario di Cuffaro, Paolo Emilio Russo, Giovanni Giuseppe Tomasino e Alessandro Vetro. 'Le perquisizioni sono state disposte al fine di evitare la dispersione delle prove a seguito della discovery delle indagini imposta dalla notifica dell’invito a rendere interrogatorio cosiddetto preventivo a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata nei confronti degli indagati', si legge nella nota firmata dal procuratore Maurizio de Lucia.
'Stamani mi hanno notificato un avviso di garanzia e hanno effettuato perquisizioni nella mia abitazione e in ufficio. Ho fornito ai carabinieri la massima collaborazione e sono sereno, rispetto ai fatti che mi sono stati contestati, per alcuni dei quali non conosco né le vicende né le persone. Sono fiducioso nel lavoro degli organi inquirenti e pronto a chiarire la mia posizione' - dichiara Totò Cuffaro.
Foto Italpress
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