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La riforma per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è ufficialmente legge. A partire dal prossimo anno accademico, non ci saranno più i tradizionali test di ingresso, e la selezione degli studenti verrà spostata al termine del primo semestre. Solo coloro che otterranno i migliori risultati potranno proseguire gli studi in queste facoltà.
Approvazione della riforma: cosa cambia?
Oggi la Camera ha approvato in via definitiva la riforma con 149 voti a favore e 63 contrari. Gli atenei italiani dovranno ora adeguarsi rapidamente, in attesa dei decreti attuativi, che secondo la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini arriveranno a breve. Tuttavia, le nuove disposizioni riguardano esclusivamente gli atenei statali, mentre nei privati resteranno in vigore i tradizionali test di ingresso.
Le dichiarazioni del Governo
Il ministro Bernini esulta per l'approvazione della riforma, dichiarando: 'Il numero chiuso è superato, avremo 30.000 studenti in più nei prossimi anni. Stop al test a crocette, stop al mercato parallelo della formazione e al turismo universitario all'estero'. Anche Matteo Salvini, leader della Lega, celebra la riforma come una vittoria del suo partito: 'Era un nostro impegno: consentire a tanti giovani aspiranti medici di mettersi alla prova con gli esami universitari, invece di far dipendere il loro futuro da un test a crocette. Sì al talento e alla meritocrazia'.
Come funzionerà il nuovo accesso a Medicina?
I punti chiave della riforma
Libera iscrizione al primo semestre, con programmi uniformi e materie qualificanti.
Graduatoria nazionale basata sui crediti formativi ottenuti nel primo semestre.
Riconoscimento dei crediti per altri percorsi sanitari.
Assegnazione della sede universitaria in base alla graduatoria, alle preferenze degli studenti e ai posti disponibili.Critiche dall'opposizione e preoccupazioni degli atenei
Mentre la maggioranza esulta, l'opposizione, guidata da PD e M5S, attacca la riforma: 'È un bluff: il test non è stato abolito, ma solo spostato. Nessun incremento delle risorse, il rischio è un abbassamento della qualità della didattica'.
Anche la Crui (Conferenza dei Rettori) esprime cautela. La presidente Giovanna Iannantuoni dichiara: 'Faremo del nostro meglio per mantenere alto il livello qualitativo della formazione, ma servono regole chiare'.
Novità per la scuola: nuove linee guida dal 2026-2027
Parallelamente, la Commissione incaricata di riformare i programmi scolastici ha concluso i lavori.
A partire dall'anno scolastico 2026-2027, verranno introdotte diverse novità:
Latino dalla seconda media.
Memorizzazione di poesie per rafforzare la memoria.
Maggiore spazio alla musica e alle materie STEM.
Introduzione dell'intelligenza artificiale con prudenza.
Rinnovamento dell'insegnamento della storia.
Queste modifiche mirano a modernizzare il sistema scolastico italiano e adattarlo alle sfide del futuro.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>