Vittorio Sgarbi ieri sera si è ripresentato in tv, ospite di Bruno Vespa a 'Cinque minuti' su Rai1. In occasione dell'uscita del suo nuovo libro 'Il cielo più vicino. La montagna nell'arte', Sgarbi è tornato sulle vicende familiari e ha detto di stare bene. Il critico d'arte è stato infatti chiamato in causa dalla figlia Evelina. La ragazza è convinta che il padre stia male e per questo abbia bisogno di un amministratore di sostegno. La richiesta 'la trovo fuori misura e fuori logica', ha detto Sgarbi a Vespa
Quella di Evelina 'mi è sembrata una richiesta che nasceva dal desiderio di ottenere un'attenzione che non aveva ottenuto prima - afferma Sgarbi - quindi di trovare un padre, quello che si era atteso e non si era trovato, per cui l'idea che io avessi dei problemi interiori, dei turbamenti e delle difficoltà o dei disagi è una forma di risposta, un modo con cui ha cercato di mettersi in evidenza e di far vedere quello che lei chiedeva e voleva. Quindi - conclude - capisco quello che ha fatto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica'.
E alla domanda di Vespa su come stia oggi (il critico d'arte era stato ricoverato al Policlinico Gemelli per una forte depressione nei primi mesi del 2025), Sgarbi risponde: 'Sto bene. E' stato un lungo percorso per vedere cose interiori ed esteriori e ne sono uscito con questo libro che racconta l'esperienza della realtà, l'esperienza di quello che si vede, l'esperienza di quello che si ha dentro, che si sente, di cui si ha necessità'.
Foto Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi
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