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Per invidia e ripicca diede fuoco ai mezzi della ditta: denunciato a piede libero

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Incastrato dalle indagini della Squadra Mobile di Modena un 49enne incensurato ha confessato di avere appiccato l'incendio del 15 agosto in strada Albareto


Per invidia e ripicca diede fuoco ai mezzi della ditta: denunciato a piede libero
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Risolto dalla squadra Mobile di Modena al termine delle indagini riassunte questa mattina dal dirigente Capo Mario Paternoster, il giallo legato all'incendio doloso, avvenuto lo scorso ferragosto, di tre mezzi frigo di una ditta di distribuzione di generi alimentari posteggiati in strada Albareto a Modena. L'autore è un cittadino italiano, modenese, incensurato che una volta individuato ha confessato il fatto ed il movente. 
Avrebbe agito per invidia e per ripicca nei confronti dei tre soci titolari della ditta. L'uomo, nel momento di lasciare la ditta, aveva ricevuto una buona uscita da lui giudicata non consona. Soprattutto in relazione al giro d'affari e di lavoro della ditta che anche dopo la sua uscita, avrebbe consentito ai titolari di riconoscergli una cifra superiore a quella ricevuta. Da qui il gesto di odio ed il danneggiamento dei mezzi.

Messo in atto attraverso bottiglie cariche di benzina e lanciate sotto i mezzi incendiate da un innesco creato con una ramo di un cespuglio imbevuto di benzina ed incendiato con lo scoppio di una torcia elettrica.

L'attività di indagine, attuata attraverso l’analisi dei fotogrammi del sistema di video sorveglianza della zona, delle testimonianze acquisite e dei suddetti rilievi tecnici, ha permesso di restringere il cerchio d’azione.

Dalla visione delle immagini delle registrazioni video, gli investigatori sono riusciti, infatti, a riconoscere la sagoma di un uomo che - poco prima del divampare delle fiamme - era giunto con un’autovettura in prossimità dei furgoni per poi aggirarsi a piedi tra i veicoli. Una volta scoppiato l’incendio, l’auto era ripartita.

Nelle immagini di video-sorveglianza si vede una sagoma non definita che, incrociata con altre immagini di altre telecamere della zona che hanno immortalato ad un auto riconducibile a lui, ha permesso l'individuazione dell'autore



L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un ex socio dell’azienda, che poteva avere alcuni rancori, per motivi di carattere economico, legati al nuovo assetto societario. Tra l’altro era risultato intestatario di un’autovettura (una BMW serie 1) molto simile a quella rilevata dalle immagini video.

La Squadra Mobile è riuscita a raccogliere elementi sufficienti perché il Pubblico Ministero potesse delegare una perquisizione domiciliare finalizzata a recuperare o rintracciare fonti di prova pertinenti al reato. Tale attività ha avuto esito positivo in quanto il 49enne, oltre ad ammettere il fatto commesso, ha anche fornito indicazioni per recuperare gli strumenti con i quali aveva appiccato l’incendio.

Nella tarda serata del 15 agosto, l’uomo aveva di fatto riempito, presso un distributore di carburanti, tre bottiglie con della benzina e si era diretto presso la ex azienda in Strada Albareto; dopo aver intriso di liquido infiammabile una torcia, l’aveva lanciata in direzione dei tre furgoni che in un attimo avevano preso fuoco. Era quindi risalito in auto dandosi alla fuga e gettando tra le siepi il materiale incendiario utilizzato. I danni riportati dalla ditta ammontano a circa 150mila euro.

L’attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato di Modena, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del dott. Luca Guerzoni, ha consentito, il 16 settembre scorso, di denunciare  in stato di libertà l'uomo, 49 anni.


Nel video il racconto del Dirigente Capo della Squadra Mobile di Modena Mario Paternoster

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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