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Ennesimo lungo rinvio per il processo di giudizio immediato in Tribunale a Modena sulle vicende di Cpl Concordia legate alla metanizzazione di Ischia: la prossima udienza è stata fissata all'1 marzo 2018. Quella di oggi, che ha riavviato i lavori dopo l'ultimo passaggio del 19 aprile scorso, ha dovuto aggiornare il collegio dei giudici: ora è presieduto da Pierluigi Di Bari, già presidente del Tribunale di Modena, che ha sostituito Barbara Malvasi, passata all'ufficio del gip.
Il nuovo collegio dovrà riprendere in mano tutto il processo, avviato dal gip il 25 novembre 2015. In aprile, il Tribunale ha ammesso con una propria ordinanza tutte le prove: si trascriveranno le intercettazioni e si inizieranno a sentire i testimoni delle varie parti. A giugno 2016 la difesa dell'ex consulente Cpl Francesco Simone, suscitando l'irritazione dei pm, aveva poi sottoposto ai giudici una lista di 200 testimoni dei quali 30 considerati 'irrinunciabili', compresi Massimo D'Alema e Giulio Tremonti.
Ebbene, se la lista si era già stata ridotta ed era stata ammessa con riserva, oggi è emerso che sono stati esclusi, tra gli altri, proprio D'Alema, Tremonti e il generale Michele Adinolfi ma a quanto pare non il capitano del Noe Giampaolo Scafarto, nella lista della Procura.
Al processo di Modena su Cpl si contestano reati che vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione, dalle false fatturazioni alle dichiarazioni infedeli mirate a costituire fondi neri; la società Cpl si e' costituita parte civile contro gli imputati a partire dallo stesso ex presidente Roberto Casari. Quest'ultimo, fresco di terza assoluzione consecutiva poco più di un mese fa (il collegio di Napoli Nord ha stabilito che non ci sono stati accordi coi casalesi nell'agro aversano), si conferma sempre presente in aula a Modena, assistito dai legali Roberto Chiossi e Massimo Vellani.
Redazione Pressa
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