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Il 13 settembre scorso, alla guida della propria auto, una fiat Punto, con la scusa di chiedere una indicazione stradale, aveva avvicinato a sé un gruppo di ragazzini all’uscita dell’oratorio di Campogalliano. Una ragazza del gruppo di quindi ci anni, si avvicina all'uomo che ha abbassato nel frattempo il finestrino per chiedere informazioni. Ma nel momento in cui la ragazza si avvicina con la testa, lui si toglie di dosso una coperta che gli nasconde gambe e parti intime, che mette in mostra alla ragazza iniziando a masturbarsi. Poi di allontana dalla zona lasciando impietrita la ragazza che subito decide di condividere solo con i suoi amici la vicenda senza raccontarlo ai propri genitori
Passano i giorni, l'episodio sembra dimenticato quando l'uomo, a bordo della stessa auto, si ripresenta, dopo un mese esatto, nella stessa zona, nei pressi dell'Oratorio, forse intenzionato a ripetere il suo gesto.
La stessa ragazzina che in quel momento sta aspettando il bus sulla via che costeggia l'area della chiesa e delle strutture sportive (foto), lo riconosce. L'uomo non fa nemmeno in tempo ad agire, la giovane decide di allontanarsi non prima di essersi segnata il numero di targa. Elemento determinante perché se la sua presenza, in quel frangente, non costituisce reato, la ricollega con il fatto ben più grave commesso un mese prima.
Da qui la denuncia di atti osceni in luogo pubblico aggravati dall’essere commessi alla presenza di minori ed in luoghi sensibili. L'uomo rimane a piede libero ma il Pubblico Ministero Di Giorgio avanza al Gip la richiesta di sequestro dell'auto all'uomo, ritenendola elemento integrante e strumentale nell'esecuzione del reato.
Richiesta da subito negata dal GIP convinto che il mezzo non fosse determinante nella commissione del reato.
Motivazione in seguito ribaltata dal tribunale del riesame che ha accolto il ricorso del PM, contrario al rigetto della richiesta, disponendo il sequestro del mezzo giudicandolo strumentale all’esecuzione dei reati, confermando la valutazione espressa dal PM. Il Provvedimento è stato notificato nelle scorse ore.
Determinante nel provvedimento la reazione della quindicenne che si è allontanata annotandosi il numero di targa. Una reazione importante che è stata sottolineata nella sua efficacia questa mattina dal Procuratore capo della Repubblica Lucia Musti. 'Così come nel caso gravissimo della donna che reagendo fermamente al tentativo di sequestro da parte del serial killer accusato di avere ucciso e carbonizzato una donna, nel settembre scorso, anche in questo caso registriamo la pronta reazione della ragazza determinante di fronte una situazione di pericolo'
Redazione Pressa
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