Dal canto loro, le forze armate israeliane, hanno risposto con quella che ormai non è altro che ‘la solita scusa’ e cioè che in realtà, quella presa di mira non era una scuola bensì “un centro di comando di Hamas che veniva utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere intelligence allo scopo di eseguire attacchi terroristici contro civili e truppe israeliane”. Nonostante l’ennesimo massacro, l’Idf ha anche assicurato di aver “preso numerose misure, prime dell’attacco, per mitigare il rischio di colpire i civili, tra cui l’utilizzo di munizioni di precisione e sorveglianza aerea”.
Intanto, la Fondazione umanitaria di Gaza (GHF) ente privato per la distribuzione degli aiuti approvato da Usa e Israele, ha annunciato l’intenzione di iniziare a distribuire i viveri. “I nostri camion sono carichi e pronti per partire.
Intanto ieri in Spagna, Paese che sostiene la sospensione dell’accordo Ue-Israele su Gaza, si è svolto il quinto incontro ufficiale di quello che è noto come “Gruppo di Madrid”. Secondo Al Jazeera, il ministro degli Esteri spagnolo, rivolgendosi ai rappresentanti delle nazioni europee e arabe, ha detto: “La comunità internazionale dovrebbe cercare di imporre sanzioni a Israele per fermare la sua guerra a Gaza”