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'La copertura dell'83% delle richieste di accesso agli asili nido modenesi, anche dopo i 109 posti trovati in extremis, non può essere presentata come un vanto dall'amministrazione comunale. La mancata copertura totale del servizio dimostra un serio problema di programmazione e visione politica. Davanti all'emergenza legata alla denatalità, riconosciuta in modo esplicito in tutte le sedi, offrire un segnale di questo tipo è certamente negativo per le famiglie modenesi, soprattutto se si considera il notevole aumento delle entrate tributarie registrato nell'ultimo anno, salite ad oltre 150 milioni rispetto ai 147milioni del 2020. Con riferimento all’inverno demografico del resto le stesse linee di indirizzo del progetto Modena Zerosei sottolinea come le politiche educative siano chiamate a contribuire alla costruzione di processi che possano contrastare questo fenomeno'. A parlare è il consigliere comunale Fdi-Pdf Elisa Rossini.
'E' evidente che l’aumento delle entrate tributarie si giustifica solamente se vengono garantiti i servizi per tutti i richiedenti, altrimenti ci saranno cittadini che si troveranno a dover pagare i tributi e nel contempo a cercare nel privato a pagamento la soluzione ai problemi che l’ente pubblico non è stato in grado di risolvere - continua Elisa Rossini -. Non solo, il progetto Modena Zerosei, giustificato con la volontà di costruire un sistema integrato cittadino per l'infanzia, è sin dall’inizio apparso come uno strumento per progressivamente esternalizzare i servizi dell’infanzia più che un vero e proprio progetto educativo per garantire qualità e quantità agli utenti. Ricordiamo infine che nella fascia 0-3 il nido non è l’unica opzione disponibile, l’altra possibilità è stare con la mamma. L'unica soluzione per dare gambe a questa seconda ipotesi è aumentare l’assegno di maternità dell’Inps, una proposta che facciamo ogni anno in occasione del bilancio di previsione e che ci viene sempre bocciata ma che offrirebbe alle famiglie e alle donne una reale libertà di scelta. Purtroppo l'amministrazione modenese procede all'interno di una cornice ideologica precisa e questa carenza di posti negli asili nidi non è che una conseguenza di questo abito mentale che ben poco spazio lascia alla libertà delle famiglie”.
Redazione Pressa
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