Una presentazione formale ed ufficiale nella quale non sono mancate, da subito, indicazioni operative. Forse la più significativa legata al fatto che la struttura commissariale avrà parte della sua base operativa proprio in Regione.
Inizia così la “fase due” della ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna. Prima un faccia a faccia tra i due, alla presenza anche della sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini, poi il primo tavolo di confronto con tutte le istituzioni coinvolte: prefetti, sindaci e amministratori dei Comuni colpiti, presidenti di Provincia, il comando regionale dei Vigili del Fuoco, i Consorzi di Bonifica.Tanti gli argomenti all’ordine del giorno: dalle procedure di indennizzo ai privati al tema della mancanza di personale, soprattutto nei comuni più piccoli, fino all’esigenza di snellire e velocizzare da subito le procedure a livello normativo e temporale. E ancora una verifica significativa sulle opere pubbliche realizzate, con un’attenzione particolare a quelle finanziate con risorse del PNRR e la definizione delle opere non ancora finanziate e un confronto costruttivo sul futuro dei piani speciali. Infine, l’annuncio che parte della struttura commissariale avrà degli uffici sul territorio.
“Oggi inizia una seconda fase dell’attività di ricostruzione, in cui è fondamentale che il lavoro di tutti i soggetti coinvolti evolva e migliori- ha sottolineato de Pascale-. Dopo gli eventi, drammatici, di maggio 2023, che credevano essere eccezionali, ne abbiamo visti purtroppo altri: siamo in una terra dove, quando scatta un’allerta meteo, ci sono persone che perdono il sonno. Per cui- ha puntualizzato il presidente- da oggi inizia una fase nuova: da parte mia non vedrete mai la necessità di sottolineare se il rapporto con il commissario sia cambiato, ma invece la voglia e l’ossessione di lavorare e dare risposte concrete ai cittadini”.“Oggi ci siamo incontrati e confrontati per condividere una serie di priorità- ha detto Curcio-. In questo territorio abbiamo vissuto insieme momenti difficili, emergenziali, ma ci siamo sempre confrontati: tutta la rete dell’Emilia-Romagna è di vero prestigio a livello nazionale e per me è un onore ricoprire questo ruolo in un territorio che è motore del Paese.
A margine dell’incontro tra il Commissario Straordinario per le emergenze, Fabrizio Curcio e gli amministratori locali dell'Emilia-Romagna, nella sede della Regione Emilia-Romagna , si è tenuto anche l'incontro con il presidente della Provincia Fabio Braglia che ha posto al centro il dissesto idrogeologico.
Durante l'incontro, Curcio ha illustrato le linee guida del suo mandato e ha discusso con i rappresentanti delle province e dei comuni della Regione Emilia-Romagna, proseguendo il lavoro avviato dal Generale Figliuolo a seguito delle alluvioni che hanno colpito la regione in questi anni, ribadendo l'importanza di un approccio integrato tra i vari enti locali, per ottimizzare l'uso delle risorse disponibili e garantire la realizzazione di progetti che possano rafforzare la resilienza del territorio e dei suoi abitanti.
'Fabrizio Curcio ha una lunga carriera alle spalle nella gestione dei rischi e delle emergenze, avendo ricoperto ruoli di responsabilità all'interno della Protezione Civile, collaborando con le istituzioni locali e internazionali per garantire risposte tempestive ed efficaci in situazioni di crisi' - ha affermato Braglia. 'La sua esperienza e la sua competenza sono state fondamentali per coordinare le attività di prevenzione, intervento e ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi e sarà decisivo per le sfide che attendono la nostra Regione e la Provincia di Modena, duramente colpita dalle alluvioni di questi anni'.

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