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L'Aula del Senato ha autorizzato il processo all'ex ministro Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. I favorevoli all'autorizzazione sono stati 149 , i contrari 141.
La Giunta per le autorizzazioni a procedere aveva deliberato il 26 maggio scorso di negare l'autorizzazione a procedere, ed era sulla relazione della Giunta che i senatori sono stati chiamati a votare. Nelle dichiarazioni di voto in favore dell'autorizzazione a procedere si sono espressi M5s, Pd, Iv, Leu, Autonomie, mentre i gruppi di centrodestra avevano espresso la loro contrarietà. La relazione della Giunta per essere approvata necessitava di un quorum di 160 voti, cioè la maggioranza assoluta dei componenti.
'Lo rifarei' - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, dopo il voto di Palazzo Madama - 'anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo.
Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso
'Un risultato scontato che conferma la crisi culturale e morale che affligge le istituzioni e la democrazia. La persecuzione politica e giudiziaria - da Berlusconi a Salvini - è l’arma preferita di chi continua ad invertire l’ordine delle cose a colpi di Palazzo o di “Palazzaccio”. Oggi si è consumata l’ennesima vendetta politica, un atto di volgare vigliaccheria appartenente ad uno stile caro a certa sinistra per cui siamo tristemente famosi nel mondo.' - ha commentato il senatore modenese di Forza Italia Italia Enrico Aimi.
“E' vergognoso che venga mandato a processo un Ministro che, non solo ha fatto il proprio dovere, ovvero difendere i confini del Paese' - ha affermato il capogruppo in Regione della Lega ER, Matteo Rancan. 'E' ora di finirla con l'uso politico della magistratura: è scorretto, rappresenta un'offesa al popolo italiano, tanto più quando viene fatto per ragioni di alleanza politica, ovvero di poltrone. Il voto di oggi al Senato dimostra una volta in più che la maggioranza non è affatto solida e che l'unica arma che ha per liberarsi degli avversari è ricorrere all'uso politico della giustizia”.
Redazione Pressa
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