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'Sopratutto spara a Salvini'. E' la nuova scritta comparsa oggi su un muro a Bologna, in zona Cirenaica. A denunciarlo sono gli stessi esponenti del Carroccio emiliano, a partire dalla senatrice ed ex candidata alla presidenza della Regione, Lucia Borgonzoni. 'Vi sembra normale? - scrive sui social, pubblicando la foto - è possibile vengano tollerate cose così?'. A ruota interviene anche il deputato Gianluca Vinci, segretario della Lega in Emilia. 'Ennesima spregevole minaccia di morte a Matteo Salvini - commenta Vinci - stavolta nella democratica Bologna, nel rione Cirenaica, dove evidentemente c'e' chi preferisce l'istigazione all'odio e alla violenza piuttosto che la normale dialettica politica. Ci auguriamo che i responsabili vengano presto individuati e consegnati alla giustizia. Noi siamo tutti con il nostro segretario federale. La Lega non arretra di un millimetro'.
Sulla stessa linea anche Jacopo Morrone, numero uno del Carroccio in Romagna.
'Questa è la tolleranza di Bologna - attacca - nelle scritte apparse sui muri della città contro la Lega e Salvini crolla il mito dello spirito democratico e non violento della città guidata dall'ineffabile Virginio Merola, che tratta il leader della Lega come un invasore fomentando gli animi'.
Quello di oggi, continua Morrone, è 'l'ultimo di una lunga serie di graffiti murali' contro Salvini. 'Anche tutte le altre scritte rappresentano richiami alla morte del leader della Lega, indegni di una societa' civile- ricorda- peraltro non abbiamo udito frasi di riprovazione, nè scuse da parte dell'amministrazione comunale o di personalita' politiche e della comunita' bolognese in segno di rispetto sul piano umano e istituzionale. Non ci stupisce. Ciò che emerge da questi odiosi episodi e dalle dichiarazioni degli esponenti del Pd e dei loro alleati è soprattutto l'odio nei confronti degli avversari politici, usato come arma e propaganda per demonizzarli e delegittimarli in seno alla comunità. Questo e' lo stile della sinistra, uno stile che certamente non appartiene alla nostra cultura politica', chiosa Morrone.
Redazione Pressa
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