Quasi
3milioni e 800mila euro (3.730.300)
all’Emilia-Romagna dal Fondo “Dopo di noi”: risorse che serviranno a dare concreta assistenza,
per il 2018, alle
persone con gravi disabilità che rimangono prive di sostegno familiare.
Arriva dalla
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, riunita ieri a Roma in Conferenza unificata Stato-Regioni, il
via libera alla
ripartizione dei contributi sul territorio nazionale, che complessivamente ammontano a
51 milioni e 100mila euro. Una cifra che,
rispetto allo stanziamento di 56, 1 milioni inizialmente
previsto nel 2016,
è calata quindi del 10%.
“Si tratta di risorse estremamente importanti, perché sono destinate a fornire cura e assistenza ai soggetti più deboli della popolazione - sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini-. Assicurare autonomia e indipendenza a un figlio o a un proprio caro disabile che rimane solo rappresenta spesso per i genitori e i parenti una preoccupazione angosciante; pertanto, per queste famiglie poter contare su specifici percorsi sociali e assistenziali costituisce un supporto irrinunciabile.
A maggior ragione, quindi- aggiunge Bonaccini- chiediamo al Governo che recuperi i 5 milioni che mancano e renda le risorse strutturali, superando la programmazione annuale che è fonte di incertezza e preoccupazione proprio a partire dalle stesse famiglie”.
In Emilia-Romagna è attivo uno specifico Programma regionale che dà attuazione alla Legge nazionale per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare, il cosiddetto Dopo di noi. Attraverso questo Programma, sono stati finanziati progetti di inclusione sociale e sviluppo dell’autonomia per favorire, ad esempio, la permanenza dei disabili nelle proprie abitazioni, in appartamenti per piccoli gruppi o in soluzioni di co-housing come alternativa al ricovero nelle strutture.
La legge sul “Dopo di noi”
La norma, approvata il 14 giugno 2016, che “è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità”, per la prima volta individua e riconosce riconosciute nell’ordinamento giuridico specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento.
L’obiettivo della legge è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone disabili, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni ed evitando, quando possibile, il ricorso all’assistenza in istituto. La legge, inoltre, stabilisce la creazione di un Fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia e agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse a loro tutela: sgravi fiscali, esenzioni e incentivi per la stipula di polizze assicurative, trasferimenti di beni e diritti post-mortem.