Brescello, diffamò Catia Silvia: condannato l’ex sindaco Coffrini

L’avvocato Vinci: ‘Ennesima positiva conclusione che attesta l’impegno ultradecennale di Catia Silva per la legalità'


Si è conclusa in primo grado dopo diversi anni la vicenda giudiziaria che ha visto imputato l’ex sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, e Catia Silva, all’epoca consigliera di opposizione. La vicenda nasce nel luglio 2015, pochi mesi prima del Commissariamento del Comune per Infiltrazioni mafiose avvenuta nel marzo 2016, quando la consigliera Catia Silva, da sempre in prima linea contro l’infiltrazione ‘ndranghetista a Brescello, non si presentava in consiglio comunale lamentando con una lettera di non aver ricevuto risposta a diverse interrogazioni e accesso agli atti depositati da mesi. L'allora sindaco Coffrini indispettito prendeva la parola in consiglio dichiarando che “non prendeva lezioni da chi banchettava con gli ‘ndranghetisti” riferendosi a un video di circa 20 anni che circolava in paese e sul quale vi era un ordine di sequestro per impedirne la diffusione.
Oggi, dopo tre anni di processo e circa 10 testimoni sentiti, è stato chiarito come Catia Silva si trovasse in quella festa solo in qualità di fotografa, professione svolta a metà anni ‘90 e non conoscesse all’epoca l’identità di alcuni presenti oggi in carcere per ‘ndrangheta, il Tribunale di Reggio Emilia, nella persona del Giudice Stefano Catellani, ha condannato Marcello Coffrini per il reato di diffamazione aggravata alla pena di 400 euro multa penale, oltre a 3.500 euro di provvisionale a Catia Silva e 2.800 per spese processuali.
Catia Silva, che oggi riveste l’incarico di responsabile provinciale per la legalità di Fratelli d’Italia, era presente in Aula ed è scoppiata in un pianto di gioia per una sentenza che fa ulteriore chiarezza su quanto accaduto a Brescello negli ultimi anni, già nel luglio 2020 la Cassazione condannava Salvatore Grande Aracri e Alfonso Diletto per minacce e violenza privata aggravate dalla modalità mafiosa a Catia Silva riconoscendola come vittima.
Catia Silva è stata assistita dall’avvocato Gianluca Vinci del foro di Reggio Emilia che 'esprime la propria soddisfazione per l’ennesima positiva conclusione che attesta l’impegno ultradecennale di Catia Silva per la legalità'.
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