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'E’ sicuramente colpa della Provincia che ha ascoltato ed accontentato le richieste delle amministrazioni del PD dal 2002 ad oggi. L’amministrazione della Provincia è da sempre politicamente in area Pd, Ds, Pds, Pci; ne consegue che in Provincia dovrebbero conoscere i loro “Pd compagneros” di Castelvetro, dovrebbero conoscere la sensibilità delle nostre amministrazione di “sinistra” nei confronti delle esigenze o dei semplici desiderata degli stakeholder imprenditoriali'. Così il consigliere M5S di Castelvetro Filippo Gianaroli replica alle parole dell'ex sindaco Giorgio Montanari sul caso della famosa rotonda sulla Pedemontana.
'Giorgio afferma: ”Io credo che gravi responsabilità siano da addebitare a quei politici provinciali, che di fatto, hanno rallentato la realizzazione di almeno 5 anni. Ma ancora più grave sarebbe tentare di opporsi al “progetto rotonda “sulla base di argomenti, quali l’illegittimità della rotonda stessa, come leggo ora sui social.
” Giorgio ha ragione al 100% relativamente alle responsabilità di tutti quei politici, Comune e Provincia, che hanno di fatto bloccato la nuova Pedemontana progettata e finanziata già dal 2002 - afferma Gianaroli -. Giorgio non vede l’ora di scaricare tutte le responsabilità della mancata realizzazione della Nuova Pedemontana sulla Provincia e afferma: “Va subito precisato che il Comune di Castelvetro, sebbene si fosse espresso con Delibere di Giunta e di Consiglio (questa seconda all’unanimità, maggioranza e opposizione) in modo del tutto contrario alla soluzione cavalcavia, nulla avrebbe potuto legalmente fare, essendo vincolato alle scelte provinciali.” Come se non fosse stato il Comune di Castelvetro sotto la sua lungimirante amministrazione Piddina a ricorrere al Tar contro la Provincia di Modena che non vuole permettere la realizzazione delle villette di via Migliorara (chissà di chi saranno?) approvate dal Consiglio Comunale in sfregio all’attuale PTCP provinciale.
Forse la Provincia ha cambiato progettazione per evitare di essere citata nuovamente dal Comune di Castelvetro presso il Tar'.
'Nella infausta ipotesi che la realizzazione della rotonda fosse illegittima io che sono notoriamente malvagio (così mi definisce il mio amico sindaco) più che cambiare la progettazione metterei al centro della rotonda un cartellone gigante che riportasse l’eventuale illegittimità con gli eventuali responsabili. In questo modo risulterebbe molto più facile indirizzare e aiutare le denunce delle vittime della strada, causa scelta della rotonda - chiude Gianaroli -. La rotonda forse sarà meno impattante ambientalmente ma certamente è più impattante per la sicurezza e per il traffico'.