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Domenica alle 16,30, riapre le porte Villa Trenti in via San Francesco aVignola. Dopo i lavori di recupero e innovazione (a cura dell’architetto Marco Fontana , con alcuni mesi di ritardo Fondazione di Vignola (proprietaria dell’immobile) consegna i locali ristrutturati alla città. All’inaugurazione e alla consegna dei locali, saranno presenti il commissario straordinario del Comune di Vignola, Bruno Scognamillo, il presidente e il vice-presidente della “Fondazione di Vignola” Valerio Massimo Manfredi e Gloria Vignali, l’esperta di biblioteche e consulente del Comune di Vignola, Antonella Agnoli e l’architetto Marco Fontana.
La biblioteca già oggi non è solamente un luogo di studio e di consultazione di documenti, ma uno spazio di aggregazione, di condivisione di idee e progetti, di inclusione. Con l’apertura di Villa Trenti si vuole procedere in questa direzione, aumentando sempre di più la connotazione culturale degli spazi, punto di riferimento non solo per Vignola, ma anche per gli altri territori dell’Unione Terre di Castelli.
In questo senso sono stati avviati rapporti e collaborazione con Democenter Sipe, volti a valutare la fattibilità di insediare a Villa Trenti attività di FabLab, per avvicinare studenti e ragazzi alle tecnologie e al mondo del digitale e 3D. Una cultura del fare e del saper fare che caratterizza sempre più la concezione di poli culturali e bibliotecari moderni in un’ottica di inclusione di nuovi target di utenti.
Come si ricava da una nota curata dall’architetto Franca Stagi, “Villa Trenti” ( o Villino San Giuseppe dal nome del fondo sul quale è stato costruito) prende il nome dal proprietario Nicolò Trenti, che, nel 1923, ha commissionato il progetto della Villa all’ingegnere modenese Conte Francesco Ferrari Moreni. E’ stata costruita fra il 1924 e il 1925 e resta come una testimonianza dello stile e del gusto dell’inizio del Novecento.
E’ composta da un piano seminterrato , un piano rialzato, un primo piano, un sottotetto: complessivamente 910 mq. Questa bella, organica-armoniosa Villa (o “Villino” come era detta negli anni ’20 del secolo scorso, quando imperava un nuovo linguaggio artistico: l’Art Nouveau o stile floreale, o stile Liberty, che in Germania si chiamava “Jugendstil” ed in Austria “Secessione”) si trova al centro di un’area verde a parco di circa 6.000 mq, area verde che ospita anche un edificio della serra che sorge a nord della Villa.