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Per il secondo anno consecutivo sono stato a fare una settimana di volontariato al Cimitero di S. Cataldo, nel periodo della ricorrenza della commemorazione dei Defunti. Mi piace, mi dà serenità, mi sento più vicino a mio figlio, toltomi prematuramente da una ragazza neopatentata in una fatale distrazione.
Ho avuto modo di guardarmi attorno ed osservare questa enorme 'città' i cui abitanti probabilmente superano in numero quelli di Modena. Tralascio giudizi sulla parte moderna dovuta all'estro dell'architetto Rossi, da molti osannato o criticato.
Mi affascina la parte antica, storica, con il bellissimo colonnato quadrangolare che cinge la parte interna a prato. Tombe in terra, tombe di famiglia, tombe nella parte nuova, tombe sopra e sotto il porticato.
Ma qui nasce, ben evidente, il problema. Sotto al porticato e nel prato ci sono tantissime tombe di famiglia con artistiche statue e rappresentazioni in bronzo, marmo, gesso.
Deposizioni di Gesù, Angeli Custodi, busti di ogni genere. Uno spettacolo d'Arte Sacra.
La tristezza nasce dal fatto che molte di queste opere d'arte sono pressochè abbandonate e ricoperte di strati di polvere di anni e danni, che le deturpano in modo assolutamente disdicevole. Le tombe nel prato vengono a poco a poco invase da erbacce che nessuno toglie.
Come porre rimedio a questo stato di cose? Dopo aver riflettuto, lancio una proposta.
Il cimitero monumentale di San Cataldo è meta di numerose scolaresche che, per vari motivi, vanno a far visita a quaesto luogo per me Sacro. Vedere quelle opere d'arte in stato di abbandono ne sminuisce la doverosa ammirazione. Pensando ad una soluzione, mi è venuta questa idea estemporanea.
Dare in gestione la manutenzione ed il decoro di queste tombe pregiate ad un Istituto d'Arte di Modena, come si fa per molte rotonde stradali.
Ne trarrebbe lustro la Scuola, ne trarrebbero beneficio ed orgoglio culturale gli studenti con la loro frequentazione continuativa e programmata di questo Museo Storico a loro tanto vicino.
Verrebbe in tal modo risolto il problema del deterioramento estetico di un patrimonio di tutta la città. La mia vuole essere solamente una proposta personale per smuovere le acque intorno a questo problema. Chi avesse soluzioni migliori le esponga.
P.S. Il Cimitero di S. Cataldo è attualmente dato in gestione ad una ditta privata che ha automatizzato molte funzioni riducendo il personale addetto ai vari servizi. Efficienza sì, ma occorre anche cura dei dettagli.
Pietro Bertolasi