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È un Pantarei Modena decisamente contratto, per certi versi fermo ai blocchi di partenza, quello che scende in campo contro il Cologne per la prima gara stagionale nella massima categoria nazionale. Pronti via, e gli ospiti si portano sul 4-0, dando l’impressione di comandare agevolmente l’incontro. Modena fatica ad ingranare, andando ripetutamente a sbattere contro il muro eretto a difesa di Nicholas Manenti, ottimo pro-tagonista della prima frazione.
La rete che sblocca i gialloblu, dopo due rigori sbagliati in malo modo, arriva solo al 12° con Luca Bortolotti; ma si tratta del classico fuoco di paglia. Modena infatti, non di rado costretta a forzare al tiro per non incor-rere nel gioco passivo, segna solo tre reti nell’intera prima frazione, peraltro concentrate in pochi minuti. All’intervallo il risultato è impietoso: 9-3 per gli ospiti, arginati parzialmente solo dall’ottima prestazione di Giacomo Resci tra i pali.
Nella ripresa la gara stenta inizialmente a decollare. Al 16° il risultato è inchiodato sul 16-11 per gli ospiti, che danno l’impressione di controllare agevolmente la gara. È a questo punto che Modena, galvanizzata da alcuni buoni interventi di Flavio Bonacini, trova la forza di reagire, alzando la linea difensiva e punendo Colo-gne in contropiede. Giacomo Boni e Francesco Panettieri – tra i più positivi – trascinano i padroni di casa fino al meno 2 (14-16), facendo esplodere un PalaMolza gremito.
A questo punto, però – con mister Kokuca costretto a chiamare un provvidenziale timeout –, gli ospiti reagiscono e piazzano un micidiale parziale di 3-0. Al 26° il tabellone segna 14-19: ci sarebbe ancora tempo per riaprire la gara, ma i gialloblu – precipitosi nelle conclusioni – vanno ripetutamente a sbattere contro l’ottimo Manenti, che sigilla il risultato finale sul 15-19.
Tra le note positive, per Pantarei Modena, va sicuramente annoverata la buona prestazione difensiva. Troppo sterile però l’attacco, che nella prima frazione – sommando due parziali – resta a secco per un totale di oltre 25 minuti.
