Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Canarini di nuovo in campo, oggi nella tana del grifone, contro una delle squadre che ad inizio stagione era al primo posto nelle quotazioni dei bookmakers per la vittoria del campionato. Anche se adesso in classifica il Genoa è a quota 8, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, ed è lontano 4 punti dalla vetta, rimane un avversario pericoloso e difficile da affrontare, specialmente nel catino di Marassi, un campo e uno stadio nel quale il Modena ha una tradizione sfavorevole anche se proprio al Ferraris la Longobarda conquistò la serie A.
I gialli hanno vinto a Genova solo 3 volte, l’ultima nel 1953, campionato di serie B, finì 2 a 1 per il Modena, reti di Scarascia e Brighenti; a fine stagione Genoa promosso in serie A e gialli salvi in scioltezza.
Ma il Ferraris è lo stadio della matematica promozione in serie A della Longobarda; era il 12 maggio 2002, la partita finì 0 a 0 e quel pareggio sancì il ritorno del Modena in serie A a distanza di 38 anni; ricordi indelebili negli occhi e nei cuori dei tifosi giallobù.
L’ultima a Marassi risale al febbraio 2007, campionato di serie B, finì 1 a 0 per il Grifone, allenato all’epoca da Gasperini; quella gara segnò il debutto di Bortolo Muttialla guida dei gialli al posto dell’esonerato Zoratto.
Il Modena viene da una settimana non certo semplice; l’infortunio di Battistella (ne avrà per qualche mese), l’eventuale suo rimpiazzo, la visita del Presidente Rivetti per fare quadrato, e tantissimo lavoro anche tattico, finalizzato a trovare rimedi e soluzioni che consentano ai gialli di sterzare in modo decisivo.
Oggi a Genova servirà un Modena compatto, con voglia, coraggio, che giochi con il cuore e con tanta cattiveria agonistica, che mantenga fiducia nelle proprie qualità, perché, nonostante i risultati, i gialli hanno sempre dimostrato di essere in grado di giocare alla pari anche contro squadre blasonate e più esperte e su campi difficili; oggi per il Modena si prospetta una sorta di esame di maturità per saggiarne le doti caratteriali.
E’ stata una settimana di lavoro duro per il Modena, nel corso della quale il mister ha provato a valutare diverse opzioni tattiche, che prevedano anche il cambio di modulo visto finora; al momento due sono le ipotesi verso le quali il mister sembra dirigersi; il ritorno del modulo ad albero di natale, con il doppio trequartista, o la difesa a cinque. Nel primo caso, sicuro Bonfanti punta centrale supportato da Mosti e Tremolada, in ballottaggio con Giovannini; nel secondo caso, davanti sempre Bonfanti con Diaw e Falcinelli, al rientro, si giocherebbero le due maglie da titolare. In mezzo sicuro il rientro di Armellino, che ha forzato il recupero, da chiarire gli altri interpreti che varieranno a seconda del modulo che Tesser sceglierà; anche se dovrebbero essere sicuri Magnino e Gargiulo in mezzo; dietro, in caso di difesa con i tre centrali, spazio a Cittadini, De Maio e Silvestri, con Pergreffi che appare sulla via del definitivo recupero; in ogni caso, il mister riserva le ultime scelte come sempre negli attimi che precedono il calcio di inizio.
Arbitra Zufferli di Udine che ha due precedenti con il canarino, sempre sconfitto con il fischietto friulano, anche se entrambe le volte in serie C (Vicenza e Perugia), mentre non ci sono precedenti con il grifone.
Calcio di inizio alle ore 16.15 allo stadio Luigi Ferraris in Marassi, dove saranno presenti oltre 700 tifosi canarini pronti a sostenere il Modena, in una trasferta da sempre ostile, viste le vecchie ruggini con il tifo genoano.
Corrado Roscelli
Foto Modena Fc
Corrado Roscelli
Come on rise up, schiena dritta, testa alta e sguardo verso l'infinito. Lo sport è una lezione di vita...
Continua >>
