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Pallamano, riparte il campionato A2: Emilia Romagna protagonista

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Sei squadre con obiettivi e storie diverse, ma accomunate dalla voglia di ben figurare in un campionato impegnativo


Pallamano, riparte il campionato A2: Emilia Romagna protagonista
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Ritorna finalmente la pallamano in Emilia Romagna. Il prossimo 7 settembre prenderà il via il campionato di serie A2, seconda serie nazionale. Saranno ben 39 le squadre, suddivise in tre gironi (zone Nord, Centro e Sud, rispettivamente gironi A, B e C), a contendersi i soli due posti disponibili per “un posto al sole” nella massima serie. La formula del calendario è analoga a quella dello scorso anno: dopo il classico andata/ritorno all’interno dei rispettivi gironi, le migliori classificate (le prime tre dei gironi A e B e le prime due del girone C, disparità dovuta al differente numero di squadre iscritte) andranno a formare una “èlite” di 8 squadre che accederanno alla post-season. I playoff consisteranno in una “Final Eight”, concentramento di alcuni giorni che decreterà le due promozioni e in cui verrà contestualmente anche assegnata la Coppa Italia di A2, unico trofeo di categoria (per la promozione “basterà” dunque essere una delle due finaliste).

Data e luogo ancora da definirsi, la scorsa stagione teatro della manifestazione fu il Pala Tacca di Cassano Magnago (MI).

L’Emilia Romagna, per la prima volta in tanti anni, non sarà rappresentata nella massima serie: in seguito alla retrocessione del Bologna United nella passata stagione, nessuna squadra emiliana figurerà nelle migliori 14 squadre italiane. D’altro canto sarà però una delle regioni più presenti nella seconda categoria nazionale, con sette formazioni: Bologna United, Casalgrande, Ferrara United, Pallamano 2 Agosto, Parma, Romagna e Secchia Rubiera. Ad esclusione del Ferrara (inserita nel girone del Nord), le emiliane si ritroveranno tutte nella regular season, in un girone completato da altre nove squadre, di cui quattro toscane (Ambra, Fiorentina, Poggibonsese e Tavarnelle), tre marchigiane (Camerano, Chiaravalle e Cingoli) e due sarde (Nuoro e Verdeazzurro).

Sei squadre con obiettivi e storie diverse, ma accomunate dalla voglia di ben figurare in un campionato, quello di Serie A2 che, come non mancano di sottolineare gli allenatori, si è fatto negli anni sempre più impegnativo e competitivo.

Bologna United (All. Samir Nezirevic)

Dopo una travagliata stagione in Serie A1, terminata con la retrocessione, il Bologna United vuole ripartire. Il nuovo corso vedrà sedere sulla panchina felsinea un allenatore di grande esperienza come Samir Nezirevic, figura storica della pallamano italiana e non solo (nel suo palmarès spicca la prestigiosa EHF Cup, vinta da giocatore nel ‘92). Il tecnico bosniaco succede a Giuseppe Tedesco, che rimarrà comunque in orbita rossoblù in veste di DS, e che soprattutto continuerà il suo lavoro di selezionatore della nazionale giovanile Under 19, in vista dell’importantissimo appuntamento dell’estate prossima (Europeo U20 giocato da paese ospitante). Il Bologna United si presenta in questa stagione con vari cambiamenti a livello di rosa: hanno infatti salutato i giovani talenti Savini e Leban, entrambi giocheranno in A1 la prossima stagione, oltre che giocatori importanti come Rossi, Bonassi, Garau e Racalbuto, con gli ultimi tre che ritroveranno invece l’ex-squadra da avversari con la maglia del Secchia Rubiera. Mister Nezirevic, nonostante l’intenzione di fermarsi un anno dopo l’esperienza a Carpi nella passata stagione, ha accettato l’incarico - «Non potevo dire di no ad un amico come Tedesco» dice – e mostra subito di aver le idee chiare: «Ripartiamo dai giovani locali, a cui aggiungeremo alcuni giocatori di esperienza: vogliamo giocare per vincere, non si può prescindere da questo per crescere». L’obiettivo è quello di finire nella zona alta della classifica, senza ansie da risultato - «non sarebbe una tragedia la mancata promozione» – e con la consapevolezza che in questo campionato si dovranno porre le basi per il futuro della squadra bolognese.

Casalgrande (All. Daniele Scorziello)

New-entry della Serie A2, il Casalgrande è l’unica neopromossa delle squadre emiliane. In realtà, anche nel passato recente, la squadra reggiana ha disputato campionati nella massima serie. Tuttavia la squadra che si presenta ai nastri di partenza nella stagione 2019/20 è “figlia” di un progetto che comincia due anni fa in serie B. Dopo un campionato che convince la società ad investire sul gruppo, spicca l’acquisto del terzino Lamberti (un passato tra serie A1 e A2), Casalgrande si presenta la scorsa stagione con l’idea di vincere e conquistare la seconda serie nazionale; e il ruolino di marcia parla chiaro: esclusi due pareggi, solo vittorie. Per la prossima stagione di A2, la squadra è stata rinforzata (tra gli altri Seghizzi, terzino, ex-Nonantola), ma si punta sempre su «un solido gruppo di giovani locali Under 19»; mister Scorziello fissa anche gli obiettivi stagionali: «puntiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile, sempre in ottica di un percorso di crescita, “step by step”, con la consapevolezza che il campionato è sicuramente di altro livello rispetto agli anni passati».

Pallamano 2 Agosto (All. Mattia Melis)

La squadra bolognese cerca conferme dopo essere stata, da matricola, una delle sorprese dello scorso anno. Oltre ad un ottimo piazzamento finale, la squadra di Mattia Melis si era tolta numerose soddisfazioni facendo “vittime illustri” (su tutte Rubiera e Sassari, la seconda ora in Serie A1). L’obiettivo rimane anche quest'anno una salvezza tranquilla, cercando di ottenere una buona posizione già al termine del girone d’andata. E raggiungerla il prima possibile «sarà importante sia dal punto di vista emotivo che da quello delle energie mentali, per poter poi giocare con più tranquillità». Il mister nota che sarà un campionato più duro rispetto allo scorso anno, anche per la lunghezza delle trasferte, «non più un campionato “regionale”, ci saranno nuove squadre, marchigiane e toscane soprattutto» e questo renderà anche «più difficile ottenere informazioni tecnico-tattiche per preparare le partite». Il roster si va via definendo, con innesti mirati ad incrementare quantità e qualità, per poter affrontare una stagione che si preannuncia lunga e difficile.

Parma (All. Luca Galluccio)

Solo la differenza reti impedì alla squadra parmense di entrare nelle semifinali playoff dell’ultima stagione. La squadra allenata da Galluccio cercherà quindi continuità per migliorare questo risultato e puntare ancora alla promozione. È con quest’idea che la società ha deciso di confermare il roster, compreso l’argentino Pagano, subentrato lo scorso anno per far fronte ai numerosi infortuni e che ha subito convinto allenatore e società. «Il progetto che stiamo cercando di portare avanti a Parma» spiega Luca Galluccio «prevede di inserire giocatori nei ruoli non coperti dai ragazzi locali, con l’obbiettivo di far ripartire il movimento dall’alto, in modo che la prima squadra faccia da “traino” per le giovanili». La consapevolezza è quella di poter essere competitivi anche in questa stagione e di poter riprovare la “scalata” verso la serie A1, mirando però sempre «alla crescita del singolo, perché non vogliamo stravolgere il nostro progetto ogni anno: puntiamo a tenere il più a lungo possibile i giocatori sui quali abbiamo deciso di investire».

Romagna (All. Domenico Tassinari)

Sotto l’esperta guida di Domenico Tassinari, la squadra di Imola vuole continuare sulla strada già tracciata nell’ultimo campionato, terminato nelle zone “nobili” della classifica. E vuole farlo, sul campo, in seguito anche alla recente unione societaria tra Handball Romagna e Pallamano Faenza, che ha dato vita alla “nuova” Pallamano Romagna. Cambiano gli interpreti, perché se ne sono andati giocatori di livello come Martelli (giovane portiere, con numerose presenze nelle nazionali giovanili) e Rotaru (terzino, giocherà con la maglia del Cingoli nello stesso girone), sostituiti rispettivamente da Redaelli (portiere, l’anno scorso ha sfiorato la promozione con la maglia del Molteno) e Mazzanti (terzino, arriva dalla Fiorentina), ma non mutano le ambizioni della “neonata” società: «vogliamo riconfermarci al livello della stagione passata, ma soprattutto far crescere i giovani del nostro vivaio». Fabrizio Tassinari, capitano ma anche presente nello staff tecnico, sottolinea inoltre che: «il campionato sarà molto lungo e inizierà molto presto: non sarà facile mantenere la concentrazione alta. Ma questo sarà un problema comune a tutte le squadre».

Secchia Rubiera (All. Marco Agazzani)

Tradizione e futuro s’intrecciano nei destini del Secchia Rubiera. La società, ripartita nel 2011 con una nuova gestione dopo un passato ai vertici della pallamano nazionale, ha intrapreso da quel momento un percorso di crescita incentrato sullo sviluppo dei settori giovanili. E sembra ora pronta a raccoglierne i frutti. Questo anche alla luce di una campagna acquisti importante, che non nasconde le ambizioni della squadra allenata da Marco Agazzani: «la società ha come obiettivo i playoff, per poi eventualmente cogliere la possibilità di andare in A1». Sono infatti arrivati i “bolognesi” Garau (ala, ex capitano del Bologna United), Bonassi e Racalbuto (entrambi terzini), a cui si aggiunge il ritorno del capitano Benci, «un punto di riferimento a livello di esperienza» come afferma il mister rubierese. I nuovi (tra cui anche Barbieri, terzino ex Modena, ultimo arrivo in ordine di tempo) si vanno ad aggiungere ad una rosa già molto ricca, che permetterà di avere numerose frecce all’arco di Agazzani e che consentirà ampie rotazioni lungo tutto il campionato. Il Secchia Rubiera affronterà la prossima stagione con la determinazione di chi sa di poter ambire ad arrivare fino in fondo, magari anche con l’ulteriore motivazione di riuscire a riportare la massima serie dopo tanti anni nello storico Pala Bursi.

Buona pallamano a tutti.

Flavio Bonacini

 

 

 


Redazione Pressa
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