Una protesta che celebra il massacro del 7 ottobre secondo voi è pacifica?

Mi viene da pensare che ci sia un secondo fine. È un caso simile ai fans della sessualità in salsa lgbt, che hanno ricevuto tappeti rossi dalle amministrazioni
Noto come i sostenitori di quella che è stata denominata causa palestinese perseverano nell'organizzazione di sit-in, manifestazioni e violenze.
Come me, credo sappiano che accordi importanti sono stati firmati per una prima risoluzione del problema e cessazione delle ostilità, grazie al Presidente americano Trump e alla sua squadra diplomatica. Eppure si continua nella narrazione.
Mi viene allora da pensare che ci sia un secondo fine. È un caso simile ai fans della sessualità in salsa lgbt, che hanno ricevuto tappeti rossi e diritti dalle varie amministrazioni, soverchiando in malo modo la controparte, e ciò nonostante continuano a sfilare in piazza, sovente in modo offensivo e blasfemo, nell'impunità generale.
Difficile non fare due più due, ovvero non pensare al fatto che si voglia plasmare un'opinione pubblica all'interno di quella che è diventata una protesta ideologica e non un sincero sostegno a chi sta soffrendo.
Questo clima dovrebbe far destare le antenne. Portandolo fuori contesto, notiamo come la procedura sia simile: ci troviamo all'interno di una realtà, quella europea, che vede primi ministri o presidenti della Repubblica sfiduciati dal popolo, ma ancora al loro posto, che impedisce le elezioni perché sa bene che vincerebbero gruppi politici 'scomodi', che pratica una giustizia a orologeria nei confronti di determinati esponenti politici proprio in concomitanza di tornate elettorali, che esercita un diritto arbitrario verso chi ha facoltà, come gli altri, di candidarsi alle elezioni, che stanzia milioni di euro in programmi di ideologica inclusione, volti a silenziare un ragionato e civile dissenso.
Ritengo ci sia un filo conduttore tra tutto questo e la protesta 'pro-Pal', in particolare quella italiana: una protesta che 'celebra' il 7 ottobre.
Se costoro fossero davvero indignati verso i soprusi, dovrebbero esserlo in entrambe le direzioni, non le pare?
Viviamo in un clima di forte intolleranza e di menzogna mascherata da verità. Invito la gente comune a usare discernimento. Almeno loro.
Distinti saluti
Annamaria Dalmasso
Foto Italpress
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