Ha fatto scalpore la dichiarazione rilasciata al Carlino da Pierluigi Castagnetti, ex parlamentare democristiano, poi transitato nella Margherita e alla fine nel Pd di cui è stato uno dei fondatori. Attualmente Castagnetti è presidente della Fondazione Fossoli.
Castagnetti ha commentato negativamente la destituzione della consigliera regionale del Pd del Veneto, Bigon, che si era opposta alla approvazione di un documento favorevole al fine vita. E ha lanciato la severa accusa di 'poca democrazia all’interno del Pd' affermando che 'non si è rispettata la libertà di coscienza di una persona sulla proposta Zan sul fine vita. Trovo gravissimo che si possa snobbare il principio della libertà di coscienza perché i rappresentanti del popolo, siano essi parlamentari o consiglieri regionali, non hanno vincolo di mandato e la loro libertà di coscienza è un diritto. Che vi sia un disagio nei cattolici presenti nel Pd è vero, ma anche chi non è cattolico è a disagio nel vedere la disinvoltura con cui si maneggiano materie delicate come quelle etiche'.
Alla opposizione dei cattolici Dem alla proposta Zan, per la quale rivendicano libertà di voto secondo coscienza, va aggiunto il severo giudizio venuto
Ce n’è insomma abbastanza per rimettere in discussione la natura stessa del Pd, come continua a ripetere l’ex sindaco diessino di Venezia Massimo Cacciari secondo il quale “il Pd è un partito mai nato, ma un insieme dei resti di due partiti il cui unico collante è il potere e infatti il Pd non ha né una strategia né un’anima”.
E anche per questo i cattolici riuniti a Palazzo Europa hanno ripetuto ai loro compagni di viaggio ex diessini (senza tuttavia essere ascoltati) che “c’è bisogno anche di idee e non solo di nomi di candidati”.
Come reagiranno ora i due padri-padroni del Pd emiliano e modenese, Bonaccini e Muzzarelli, a questa alzata di scudi della componente ex Margherita del loro partito?
Cesare Pradella