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Per la proroga all'accoglienza migranti a Modena stanziati 8,2 milioni di euro per 5 mesi

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La cifra, prudenzial,e fissata dalla Prefettura è riferita ai 1852 richiedenti asilo massimo accoglibili a 28,90 euro al giorno. Oggi sono 1.500


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Ammontano a 8,18 milioni di euro le previsioni di spesa fissate dalla Prefettura di Modena per l'accoglienza, per 5 mesi, nella nostra provincia, di 1852 richiedenti asilo. Dal 1° luglio al 30 novembre, periodo fissato per la proroga del servizio (rispetto ai bandi già in essere affidati agli operatori, cooperative ed associazioni del settore), dopo il nulla di fatto dei precedenti bandi per l'affidamento del servizio biennale alle nuove condizioni di costi e finanziamenti introdotte dal decreto sicurezza (passaggio dai 35 euro pro-capite al giorno ai 20 euro), andate deserte. Esito che ha obbligato la Prefettura, nelle necessità di continuare a garantire il servizio di accoglienza già strutturato in provincia di Modena, a concedere una prima proroga fino al 30 giugno alle stesse 'vecchie' condizioni (pre-decreto), e in attesa dell'esito dei bandi nel frattempo ripresentati, ad una seconda proroga del servizio, questa volta fino al 30 novembre 2019. 

Una cifra, quella da 8,2 milioni, fissata dichiaratamente dalla Prefettura in via prudenziale (visto che i richiedenti asilo presenti oggi ufficialmente in provincia di Modena non sono 1852 bensì circa 1500), tenendo conto da un lato del possibile, anche se limitato, aumento di richiedenti asilo e dall'altro di quella che almeno nell'ultimo anno e mezzo è stata una contrazione nel numero delle presenze. Contrazione che dal picco massimo di richiedenti asilo registrato a quasi 1900 nel 2017 (periodo concomitante con l'emergenza sbarchi), è giunto (contestualmente al calo drastico degli sbarchi stessi, registrato nel 2018 sul 2017 e nei primi mesi del 2019 rispetto al 2018), ai circa 1500 di oggi. Di fatto poco più di 300 richiedenti asilo presenti sulla carta e nei capitoli di spesa di previsione che, ad oggi, non trovano riscontro nella realtà, ferma a circa 1500.

Cifra che sarebbe destinata a calare ulteriormente sia per effetto dell'uscita dai percorsi di accoglienza sia per la costante ormai da mesi riduzione dei flussi in ingresso.



Otto milioni e duecentomila euro, divisi per 7 operatori sulla base del numero di stranieri accolti, che pur rappresentando una cifra molto importante, è il frutto di una rimodulazione 'al ribasso' dei costi giornalieri procapite dell'accoglienza che ha fissato, in accordo con i gestori (che sui 21 euro avevano disertato le gare con la motivazione che non avrebbero potuto continuare a gestire una accoglienza strutturata che oltre al vitto e all'alloggio prevedesse anche percorsi di integrazione, come quelli di insegnamento della lingua italiana), una cifra media di 28,9 euro. Una cifra che sta di poco oltre la metà dei 35 euro risconosciuti nel vecchio modello, ed i circa 21 euro posti come limite dal decreto sicurezza.  Insomma una via di mezzo per garantire, mette nero su bianco la prefettura di Modena, il riconoscimento dei servizi offerti in un ottica di integrazione e gli indirizzi del governo. Una soluzione temporanea però, che durerà fino a novembre,  non si potrà rimandare l’applicazione delle nuove norme. 

Gi.Ga


Redazione Pressa
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