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L'M5s avvia la costruzione dei nuovi gruppi territoriali anche a Bologna. Ma sotto le Due torri l'assemblea provinciale si concentra contro gli ex leader bolognesi Massimo Bugani e Marco Piazza, che hanno abbandonato il Movimento per aderire ad Articolo 1. Un centinaio i presenti, questa mattina al Savoia Regency alla presenza dei coordinatori regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi. E tanti sono gli interventi degli attivisti contro il cosiddetto 'metodo Bugani', come lo definisce il consigliere di Castel San Pietro, Pietro Latronico, e contro 'il gruppo che ha abusato e massacrato non solo il movimento a Bologna, ma anche in provincia- attacca l'ex portavoce a Borgo Panigale, Andrea Villi- c'erano personaggi in Comune che facevano il bello e il cattivo tempo, accompagnati da una pletora di attivisti che lasciavano una bava di lumaca dietro di loro e che sono ancora oggi dentro al Movimento.
Spero che a Roma si sappia'. Valerio Schoenfeld, ex consigliere al Savena, aggiunge: 'Lo sapevano tutti. Anche Conte, che quando è venuto a Bologna ha parlato solo con Bugani. Spero che queste cose non succedano più'. Altri parlano di 'grande delusione in Comune' e c'è anche chi chiede 'chi parla per il Movimento ora a Bologna'. Contro Bugani si scaglia anche il suo ex fedelissimo, Dario Pataccini.
'Ahimè ogni volta ho dato il mio appoggio a chi oggi non c'è più ma occupa una poltrona da assessore- fa mea culpa Pataccini- quando sei eletto devi rispettare le regole, mantenere la parola data e provare a fare del bene a chi è qui per far ripartire un sogno. Io ho perso il posto di lavoro perchè ho appoggiato l'M5s e chi oggi è assessore'.
Lanzi risponde e invita però a guardare avanti.
'Piazza e Bugani rappresentano il passato prossimo - afferma il senatore M5s - in attesa che diventino il trapassato remoto, noi pensiamo al presente e al futuro del Movimento. Le persone passano, ma il Movimento rimane. I problemi su Bologna sono reali, ma siamo qua proprio per risolverli. I nuovi gruppi territoriali hanno questa funzione. Dobbiamo avere ottimismo, siamo qui per ricominciare. Sono cose che sono avvenute non solo a Bologna, ma dappertutto. Mettiamoci di buona lena, che le cose le risolviamo'. Un forte monito arriva invece dalla senatrice Michela Montevecchi. 'Dovremo noi per primi ribellarci a chi scambia ruolo di coordinamento col ruolo di capo - avverte - dimenticandosi la nostra storia. Sono contenta di avere sentito parole di critica oggi, un po' meno di non aver sentito parole di autocritica'.
Croatti dal canto suo ricorda che 'negli anni il Movimento è stato fucina di tante idee e tante innovazioni e ogni volta che ci sono novità l'M5s in questo territorio reagisce in una certa maniera. Ma poi riparte con forza e anche questa volta sarà un nuovo risorgimento. Siamo in una fase nuova'. La creazione dei gruppi territoriali, che dovranno avere almeno 30 persone per essere formati, 'è stata rallentata dalle politiche', spiega ancora Lanzi, e quindi nasceranno 'dopo le elezioni'. Tra l'altro, aggiunge il senatore, 'l'esperienza di qualche parlamentare non eletto potrebbe essere sfruttata' per il ruolo di refente (ogni gruppo dovrà nominare il suo). 'Per Bologna potremmo pensare anche a due gruppi- aggiunge Lanzi- uno per la città e uno per l'area metropolitana'.
Redazione Pressa
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