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La notizia dell'arresto di un modenese appartenente all’area degli “antagonisti” nell'ambito delle indagini sull'aggressione del Carabiniere a Piacenza, confermerebbe una tendenza in atto già da tempo nella nostra città: il pericolo per la sinistra modenese che appoggia la Giunta Muzzarelli sono i “nuovi fascismi” o i “populismi” variamenti declinati, ma chi fa uso della violenza come strumento di “lotta politica” sono gli antifascisti in assenza di fascismo, ovvero appunto i cosiddetti “antagonisti” dei centri (a)sociali a cui quella stessa sinistra fa l’occhiolino o comunque tratta sempre con una certa indulgenza.
Rammentiamo ai cittadini modenesi che il Consiglio comunale di Modena nel corso della seduta del 1 febbraio scorso ha approvato un grottesco ordine del giorno del gruppo Articolo 1-MdP, a seguito del quale – mediante la modifica dei regolamenti vigenti – verranno concessi spazi pubblici a coloro che sottoscriveranno una non meglio precisata dichiarazione di “condivisione” dei valori sanciti dalla Costituzione, “con divieto di professare e/o praticare ideologie o comportamenti fascisti e razzisti”.
Questa è la “democrazia” che costoro si preparano a darci se vinceranno le elezioni del 4 marzo ! E poco importa se oggi i “compagni” di MdP o “Liberi e Uguali” fingano in ambito nazionale di prendere le distanze dal PD renziano o dai governi che dal 2011 stanno facendo sprofondare l’Italia nella povertà e nel degrado sotto il comando dei burocrati dell’Unione Europea.
Per contro noi riteniamo che nessuno possa consegnare “patenti di democrazia” e che tutti - di sinistra, di centro o di destra – abbiano diritto di professare le proprie idee, con il solo limite (ovvio) del rispetto (concreto) per le idee altrui; senza che valgano le dichiarazioni di principio o le ridicole professioni di “antifascismo”. E per questo chiediamo e ci batteremo affinché nella città di Modena e altrove sia negato ogni spazio pubblico a quei gruppi che nulla in realtà hanno di “politico”, essendo ormai tristemente noti solo per intimidazioni, atti vandalici, aggressioni verbali e fisiche, disordini di piazza.
La nostra piena e incondizionata solidarietà va alle Forze dell’Ordine e alla famiglia del Carabiniere ferito, auspicando che tutti gli autori del vile pestaggio siano assicurati in tempi rapidi alla Giustizia, abbiano la giusta pena detentiva che meritano e siano isolati dalla società civile.
Cristina Girotti Zirotti, candidata Lega al Senato collegio plurinominale U02
Antonio Baldini, Lega Modena
Redazione Pressa
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