Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
A Modena il sindaco uscente, candidato sostenuto dal PD, suo partito di riferimento, e da altre 4 liste, arriva al 54%, mentre a Sassuolo il candidato del centro destra al 50,2%. Stefano Prampolini e Claudio Pistoni, loro sfidanti, fermi al 31,6% e al 44%. Che significa, vittoria al primo turno. Inaspettata, da entrambi. Mancano due ore dallo scrutinio dell'ultimo seggio, quando la percentuale della sua coalizione e che sostiene il suo nome supera il 50%. Al 53% l'assessore uscente Bosi e protagonista nella lista Sinistra per Modena annuncia la festa di piazza Grande. Dove la gente, i rappresentanti ed i presidenti di quei centri di potere finanziati negli ultimi anni ed ultimamente negli ultimi mesi, esultano. In sua attesa. Lui è in Municipio, dove è stato 5 anni e dove la maggior parte dei modenesi vuole ancora vederlo lavorare.
Poco dopo scende dallo scalone, come una star. Muzzarelli c'è, ed è più forte di prima. C'è l'applauso, c'è 'bella ciao'. Lui è della vecchia guardia. La macchina rodata del PCI-PDS-DS-PD lui la conosce bene e per l'occasione in questi ultimi mesi ha saputo rispolverarla, metterla in moto, attrezzarla e lanciarla verso il traguardo. O parcheggiata davanti ai seggi, dove gli elettori sono stati convocati ad uno ad uno, nei centri di servizi, dai Caaf, dagli ambulatori, e invitati ad andare al seggi. Pieni. E così è stato. La macchina del controllo del PD ha risposto pienamente. Conviene. Di la, viene detto, c'è il salto nel buoio, c'è la distruzione, c'è il fascismo. La corazzata può proseguire, per altri cinque anni, ed ha funzionato talmente bene da porsi come modello, come laboratorio (così come spesso Modena è stata per il PCI), per un applicazione nazionale.
Lo conferma il sindaco, e lo conferma il suo 'vecchio' e tra alcuni giorni forse rinnovato, Assessore Bosi.
Quella corazzata che a Sassuolo è andata a sbattere, che il sindaco uscente Claudio Pistoni, nonostante anche lui della vecchia guardia e scuola di partito, non ha saputo usare e forse nemmeno rimettere in moto. Fermata comunque in garage dal suo avversario, Gianfrancesco Menani, leghista della prima ora, dal fare genuino, che ha saputo conquistare, grazie ad un centro destra unito, e più forte al suo interno rispetto a Modena e al resto della provincia, lo stesso traguardo di Muzzarelli. E che su Facebook si appresta a dire: 'Abbiamo affondato la corazzata, la Lega non perdona'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>