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Emilia-Romagna maglia nera per contagi ma evita (per ora) zona rossa

Emilia-Romagna maglia nera per contagi ma evita (per ora) zona rossa

Il Presidente della Regione convince il governo ad evitare il parametro dei 250 casi ogni 100.000 abitanti che avrebbe avviato la regione a restrizioni massime


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L'Emilia-Romagna si è confermata ieri prima in Italia per numero di positivi, ben 1.942 con un tasso di incidenza al 20%, con le province di Modena, Bologna e Rimini in cui il virus circola di più. Un trend al rialzo, comune in tutta Italia, ma che in Emilia-Romagna si accentua, aprendo alla possibilità di massime restrizioni, anche rispetto alla zona arancione. Scongiurato per ora solo in parte dal pressing del Presidente della Regione Stefano Bonaccini che, forte anche dell'appoggio di altri governatori, nel suo ruolo di Presidente della conferenza delle regioni, sarebbe riuscito a congelare, nell'incontro di ieri dei governatori con il Presidente Conte, il parametro dei 250 contagiati ogni 100.000 abitanti il cui superamento farebbe scattare il passaggio della regione in zona rossa. Un parametro contestato in modo diffuso anche perché andrebbe in parte ad agire, in negativo, sulle regioni più virtuose, ovvero di quelle in grado di fare più tamponi. Cambi di parametri di valutazione che scongiurano gli scenari di colore maggiormente restrittivi, ma che non tolgono il problema fondamentale. Quello che vede l'Emilia-Romagna e al suo interno la provincia di Modena, come maglia nera per numero di contagi. Che suona come una beffa per chi, ancora, sta pagando più di altri: ristoratori, gestori di palestre e di centri sportivi, studenti delle scuole superiori.

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