Nel cuore della pianura modenese, l'Azienda Agricola La Corte di Dotti & C. S. Agr. S. racconta una storia di famiglia, passione e innovazione. Parte del marchio Tradizione e Sapori di Modena, con la loro Mela Campanina, i Dotti rappresentano un esempio virtuoso di agricoltura che sa evolversi senza dimenticare le proprie radici. «Noi cerchiamo di trovare un equilibrio in cui la tradizione viene preservata e valorizzata, ma supportata dalle tecnologie che rendono l'agricoltura più efficiente, sostenibile e in grado di rispondere alle sfide del momento», spiegano. Oggi l'azienda è un organismo vivo, dove il passato convive con l'innovazione. «Abbiamo adottato impianti per l'agricoltura di precisione, come l'uso del GPS nei trattori e i collari biometrici che monitorano la salute dei bovini e la produzione del latte. Il robot spingi foraggio automatizza la distribuzione, riducendo il lavoro manuale e migliorando l'efficienza della gestione alimentare». A questo si affianca un impegno costante verso la sostenibilità ambientale «Nei nostri campi facciamo rotazione colturale in base al fabbisogno degli animali, migliorando la salute del suolo e riducendo l'uso di fertilizzanti e pesticidi chimici».Alla Corte di Dotti tutto si tiene in un equilibrio naturale.
«L'integrazione tra allevamento e coltivazioni offre vantaggi per entrambi: il letame animale arricchisce il suolo con nutrienti naturali, mentre le colture foraggere come erba medica e mais nutrono gli animali. È un ciclo chiuso in cui la terra nutre gli animali e gli animali restituiscono fertilità alla terra». Tra queste rotazioni e campi rigogliosi, cresce anche la Mela Campanina, antica varietà modenese, conosciuta come la 'mela della nonna'. «Il nostro legame con la Mela Campanina nasce quasi per caso, dopo aver acquistato un podere nel 2014. Non è stato semplice, perché il 'pom campanin' richiede una lavorazione lunga e particolare. Dopo la raccolta i frutti vengono stesi a terra per farli arrossare, e l'escursione termica tra giorno e notte completa la maturazione, donando al frutto la sua tipica colorazione rossa». Un impegno che ha anche un valore affettivo: «Non possiamo dire di essere cresciuti insieme alla Mela Campanina, ma vogliamo essere ricordati per aver mantenuto viva questa varietà in ricordo dei nostri nonni che la custodivano nei granai». È proprio la Mela Campanina ad aver portato l'azienda a entrare nel marchio Tradizione e Sapori di Modena, che tutela e promuove le eccellenze agroalimentari del territorio. «Abbiamo deciso di aderire perché rappresenta un'opportunità concreta per valorizzare il nostro lavoro, aumentare la visibilità e differenziarci sul mercato.
Condividiamo i valori di qualità, trasparenza e responsabilità che il marchio promuove, e farne parte è una garanzia in più per i nostri clienti».La valorizzazione passa anche attraverso la partecipazione a fiere e manifestazioni, momenti fondamentali per incontrare il pubblico. «È molto importante partecipare con la Mela Campanina perché non tutti la conoscono. Molti pensano sia una mela da mangiare cruda, ma in realtà è ottima cotta al forno o nei preparati in cucina. Inoltre contiene sostanze antiossidanti quattro volte superiori alla Golden Delicious». Questi eventi diventano occasioni di racconto e memoria collettiva: «Spesso i consumatori ci parlano del loro legame con la Campanina, e lo fanno sempre con entusiasmo». Allo stesso modo, le mostre zootecniche permettono all'azienda di confrontarsi e crescere. «Sono momenti per valorizzare la qualità del nostro allevamento e per restare aggiornati sulle migliori pratiche, grazie ai convegni e agli incontri con tecnici e genetisti». Il benessere animale è una priorità quotidiana. «L'osservazione costante è fondamentale: impari a riconoscere ogni animale e capisci subito se qualcosa non va. Se stanno bene loro, tutto funziona meglio». L'alimentazione viene calibrata con l'aiuto di un nutrizionista e si basa su mangimi tracciabili e foraggi autoprodotti.
«Le nostre stalle sono spaziose, ben ventilate, con lettiere pulite e morbide. In estate utilizziamo ventilazione forzata e docce nebulizzanti per combattere lo stress da caldo». Anche i vitelli vengono allevati con grande attenzione: «Vogliamo garantire loro una crescita sana fin dai primi giorni di vita». Lo sguardo verso il futuro resta lucido e concreto. «In questo settore le sfide non mancano: costi, normative, clima. Ma proprio per questo crediamo sia importante guardare avanti con idee chiare. Continueremo a investire nel benessere animale e nell'efficienza dell'allevamento». Per ora non sono previsti ampliamenti frutticoli: «È già una sfida coltivare quello che abbiamo oggi». E quando si parla del ruolo delle aziende agricole familiari, la loro visione è chiara e condivisibile: «La chiave per farle prosperare anche nel futuro sono la resilienza, l'agilità e l'adattabilità ai cambiamenti». Una sintesi perfetta dello spirito della Corte di Dotti, dove tradizione e innovazione convivono ogni giorno, dimostrando che la vera modernità dell'agricoltura italiana nasce sempre dalle sue radici più autentiche.