Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Con viva sorpresa leggiamo le dichiarazioni del presidente Fai-Conftrasporto-Confcommercio Uggè che, dopo il pessimo risultato raggiunto dall'accordo sull'autotrasporto sottoscritto col Governo, si scaglia contro di me, rea, nelle vesti di portavoce di Ruote Libere, di aver criticato l'operato di associazioni di categoria che hanno come principale obiettivo la propria sopravvivenza e non certo l'interesse degli autotrasportatori. Vengo inserita dal presidente Fai nella categoria dei bugiardi e dei mestatori e mi accusa di non avere avuto 'grande successo'. Ora, sono profondamente indecisa se offendermi per cotante offese o se cedere al sorriso per il paradosso che le dichiarazioni fanno emergere. Propendo per il sorriso e per la constatazione che l'eleganza, come il coraggio di Don Abbondio, non se la si può dare'. A parlare è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini.
'Non ci si può dare l'eleganza e neppure si può nascondere a lungo il proprio pensiero.
E il pensiero dei referenti delle vecchie associazioni di categoria è proprio quello del dottor Uggè: misurare l'operato di chi si impegna per la rappresentanza della categoria col metro del proprio successo personale e tacciare di essere 'bugiardi' coloro che sollevano i problemi reali - continua Cinzia Franchini -. Il modo con cui misuro il mio successo, invece, è dato dalla capacità di riuscire a parlare in modo franco agli autotrasportatori lasciati soli e traditi da chi dovrebbe rappresentarli e il modo con cui misuro la verità è legato unicamente alla coerenza tra dichiarazioni di facciata e risultati ottenuti. L’autotrasporto ha problemi atavici ed enormi, ma oggi il nodo urgente e vitale è rappresentato dal caro gasolio. Allargare il campo per annacquare il problema è un modo per mettere la testa nella sabbia. Questa è la verità. Ed è talmente vero che nessuna bugia può nascondere la disperazione di chi non è più in grado, nonostante accordi venduti come risolutori, nonostante i 500 milioni promessi, peraltro a quanto pare da dividere con il trasporto persone-autobus e come sempre filtrati dalle stesse associazioni di categoria firmatarie, di mettere in moto i propri mezzi'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>