'Il prezzo al 22 novembre 2024, ultima data antecedente l'annuncio dell'offerta, incorpora le informazioni comunicate al mercato in data 6 novembre 2024 in merito ai risultati trimestrali e alle azioni intraprese a partire da tale data (incluso l'acquisto del 5% del capitale di Banca Monte Paschi e l'avvio dell'OPA su Anima, da ultimo approvata dall'Autorità Antitrust in data 11 dicembre u.s.): ogni riferimento al prezzo dell'azione BBPM al 6 novembre 2024, e definito da UniCredit prezzo 'undisturbed', è inappropriato e non pertinente. Inoltre, il premio determinato sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Unicredit al 22 novembre rispetto al prezzo ufficiale delle azioni BBPM al 6 novembre non è il 14,8% riportato nel comunicato: il dato corretto è pari al 3,9% - si legge in una nota -.
'Evidenziamo che l'operazione proposta da UniCredit non riconosce un premio a favore dei nostri azionisti, come confermato dal giudizio del mercato che sin dal primo giorno valuta il concambio a sconto - ha commentato l'AD Giuseppe Castagna (nella foto) - Peraltro, non si comprende il motivo per cui il prezzo dell'azione non debba tenere conto delle operazioni straordinarie lanciate dalla banca, a partire dall'OPA su Anima, per non parlare degli ottimi risultati dell'ultima trimestrale annunciati proprio il 6 novembre. E ancora, alla luce delle dichiarazioni rese in numerose occasioni e riportate dagli organi di stampa, non crediamo possa giovare alla trasparenza del mercato annunciare un corrispettivo facendo presupporre allo stesso tempo che potrebbe essere rivisto. Siamo sorpresi dai continui riferimenti ad una nostra ventilata underperformance: trimestre dopo trimestre, con il lavoro di banca commerciale di territorio e il contributo delle nostre fabbriche prodotto, abbiamo garantito agli azionisti una crescita forte e continua, consentendo di triplicare il proprio investimento negli ultimi tre anni - ha continuato - Inoltre, con riferimento
Castagna ritiene anche 'molto importante chiarire il punto della diversificazione geografica. Il fatto che Banco BPM abbia un così forte radicamento nel Nord Italia, in una delle aree più dinamiche e industrializzate d'Europa, ci consente di affrontare serenamente il futuro, al riparo dall'incertezza che caratterizza invece la presenza di UniCredit in Paesi come la Germania, alcune nazioni dell'Est Europa e soprattutto la Russia. Ritengo che i nostri azionisti abbiano il diritto di conoscere quali sono i possibili sviluppi, i rischi e i costi associati, sia in riferimento all'operazione Commerzbank sia all'eventuale dismissione delle attività in Russia, peraltro - secondo quanto si apprende da notizie di stampa - già richiesta dalle Autorità europee. I nostri azionisti, con i quali il dialogo è costante e proficuo, ci supporteranno in questa scelta, certi che la banca possa continuare a crescere e generare profitti e dividendi, proseguendo il percorso