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Con una nota ufficiale inviata alle 15.34 di oggi pomeriggio, la Bellco conferma quanto trapelato in mattinata: Bellco, azienda parte del gruppo Mozarc Medical, esce dal mercato della Dialisi Cronica ed Acuta per adulti. Una scelta che comporta 300 esuberi. Ecco la nota ufficiale della azienda.
Bellco, azienda parte del gruppo Mozarc Medical, esce dal mercato della Dialisi Cronica ed Acuta per adulti, per concentrare tutti gli sforzi nello sviluppo di tecnologie per Dialisi Domiciliare e la commercializzazione dei prodotti per accesso vascolare.
La continua erosione dei prezzi di mercato rende insostenibile, economicamente e finanziariamente, mantenere la presenza dell’azienda nel settore.
Negli ultimi otto anni, Bellco ha cercato di fronteggiare queste difficoltà continuando a investire nel sito produttivo e rifinanziando l’erosione del proprio patrimonio netto.
Tuttavia, nonostante questi numerosi sforzi, oggi la situazione è divenuta insostenibile.
Mozarc Medical si pone l’obiettivo di portare innovazione nel campo della dialisi, con prodotti all’avanguardia per migliorare le condizioni di salute dei pazienti. Per consentire ciò, Mozarc ritiene indispensabile avviare una revisione delle attività correnti, rifocalizzandosi sulla parte del portfolio prodotti ad alto valore, nonché sulla progettazione di dispositivi per le terapie dialitiche domiciliari, i sistemi di accesso alle cure renali (cateteri e aghi fistula) e su altri prodotti per la salute dei reni che maggiormente la distinguono nel mercato.
La revisione delle attività richiede purtroppo anche una riorganizzazione dell’assetto produttivo. Per questo motivo, la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili – inclusi i dializzatori (filtri) – sarà gradualmente fermata a Mirandola, compatibilmente con gli impegni assunti con la pubblica amministrazione e gli altri clienti, che l’azienda intende onorare. Dei 500 lavoratori attualmente impiegati, circa 300 saranno in esubero.
Bellco ha informato le rappresentanze sindacali della volontà di avviare un confronto per gestire gli esuberi ed esplorare tutte le possibili soluzioni. L’azienda è pienamente consapevole che si tratta di una scelta difficile, ma al tempo stesso inevitabile per garantire il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine.
L’azienda riconosce il lavoro, la dedizione e la qualità espressi negli anni dai dipendenti del sito di Bellco a Mirandola, e fornirà ogni possibile assistenza per contribuire a ridurre gli effetti di questa decisione. I dipendenti del centro di Ricerca & Sviluppo di Mirandola e le funzioni di supporto non saranno coinvolti dalla riorganizzazione. I team che vi lavorano garantiscono, infatti, un contributo fondamentale alla capacità di innovare dell’azienda. La prosecuzione delle attività del centro di Ricerca & Sviluppo costituisce un’ulteriore conferma della volontà dell’azienda di continuare a investire a Mirandola.
Essendo le difficoltà sopra citate di natura internazionale e non solo relative all’Italia, la riorganizzazione fa parte di un progetto più ampio che riguarda i paesi in cui l’azienda ha siti produttivi.
Redazione Pressa
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