Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Anche in Italia si sta andando verso una deroga dei tempi di guida e riposo per fare fronte alle emergenze venutesi a creare a causa del coronavirus.
Ad annunciarlo la stessa ministra dei Trasporti, Paola De Micheli intervenuta su Radio 24: “Firmerò il decreto che sblocca i tempi di guida per gli autotrasportatori, stiamo lavorando intensamente ad un documento da presentare all’Unione Europea che garantisca nell’immediato futuro un sostegno economico oltre che giuridico-legislativo al settore per evitare che tornino nella discussione temi del passato, temi che questa crisi dovrebbe aver totalmente spazzato via”.
E a proposito dell’atteggiamento di alcuni paesi che hanno socchiuso le frontiere alle merci la ministra ha commentato: “Sbandierano la scusa della difesa sanitaria per nascondere un tentativo di bloccare alcune specifiche merci e di ricostruire così barriere all’ingresso'.
E ha aggiunto: “Di fronte a queste situazioni la Commissione Europea e la commissaria ai Trasporti Valean si sono impegnati ad intervenire in maniera dura”.
Secondo quanto riportato della rivista TIR sono molti i paesi che hanno già attivato deroghe e la stessa rivista ne definisce un quadro sintetico: Paesi considerati sono Olanda, Ungheria, Grecia, Austria, Croazia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Irlanda, Regno Unito, Belgio, Romania, Spagna, Svezia, Malta, Bulgaria e Slovacchia. Per quanto ne sappiamo al momento, le eccezioni già in vigore termineranno il 31 marzo in Belgio, il 7 aprile in Olanda, il 14 in Austria, Bulgaria e Svezia, il 16 aprile in Irlanda, Croazia, Polonia, Romania, il 17 aprile in Lussemburgo, Germania, Grecia e il 19 aprile in Ungheria.
Per quanto concerne le merceologie queste sono previste solo da Olanda, Germania, Croazia e Belgio (farmaci, rifiuti, alimentari, beni essenziali).
Per gli altri Paesi sono comprese tutte le merci.
Venendo alle deroghe concesse nel rispetto del Regolamento 561/2006 si rilevano altre discrepanze tra i vari Stati. La maggioranza prevede, infatti, l’elevazione dell’orario di guida giornaliero da 9 a 11 ore. La Spagna non prevede limiti, la Svezia fino a 24 ore, la Germania a 10 ore.
La guida settimanale viene elevata da 56 a 60 ore da Olanda, Austria, Grecia, Croazia, Polonia, Lussemburgo, Regno Unito e Slovacchia; il bisettimanale viene elevato a 96 ore in Olanda, Polonia, Inghilterra, a 105 ore in Ungheria e a 100 ore in Austria. L’Irlanda prevede l’elevazione maggiore a 115 ore.
I riposi settimanali vengono portati da 6 a 7 settimane in generale e, in alcuni casi, i riposi ridotti vengono previsti senza compensazione (Belgio, Austria, Polonia e Irlanda).
A ciò si aggiunga che 10 Paesi (Ungheria, Grecia, Austria, Croazia, Slovacchia, Lussemburgo, Irlanda, Bulgaria e Romania) prevedono le eccezioni anche nei trasporti internazionali.