Emilia Romagna, aumentano in modo esponenziale gli immobili all'asta

Dal sesto posto dell’anno precedente, la regione sale al terzo posto nel 2019 come Regione per numero esecuzioni Immobiliari
Sono state 204.632 le unità immobiliari oggetto di aste immobiliari esperite su base annua in tutta Italia nell’anno 2019 (per un controvalore di immobili a base d’asta pari a 28.446.933.776,01 euro), con un calo (più o meno fisiologico) rispetto al periodo precedente (2018) pari al -16,51%, erano infatti 245.100 le esecuzioni dell’anno precedente.
Sono ai primi 5 posti, con oltre il 50% del totale delle esecuzioni italiane, le 5 regioni che si rappresentano con dei dati, al loro interno, molto disomogenei; al primo posto per numero di esecuzioni nell’anno 2019, si conferma la Lombardia con il 18,66%. Le altre regioni sono Emilia Romagna, Sicilia, Toscana e il Lazio 7%.
Quasi il 70% delle unità immobiliari all’asta è riconducibile alla categoria “Residenziale” ed è costituita da appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette, nella maggior parte di casi tutte abbinate a autorimesse o cantine.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, aumentano vertiginosamente le aste e, dal 6° posto dell’anno precedente, la regione sale al 3° posto nel 2019 come Regione per numero esecuzioni Immobiliari; con i suoi 4.459.448 abitanti su una superficie immensa che vanta mari, monti e pianure di 22.456 Kmq con il 7,30% di popolazione nazionale e il 6,68% di esecuzioni Immobiliari.
Il suo 6,68% sulle esecuzioni d’Italia conta 17.868 aste nel 2019. A fronte delle 204.632 aste tenutesi in Italia nel 2019, 17.868 sono state battute a Modena con una media di 1365 aste al mese.
Le 9 produttive province dell’Emilia-Romagna che raccolgono, su scala italiana, interessi economici in ogni campo produttivo (Edilizio, Turistico, Agroalimentare, Meccanico, Manifatturiero) detenendo nel loro territorio delle vere eccellenze Italiane nel Mondo, impattano con le oltre 17.868 esecuzioni in maniera disequilibrata con Picchi di attenzione a Bologna e Modena, come si nota dalla tabella in alto.
Negli anni precedenti al 2019 Modena aveva avuto il seguente numero di esecuzioni immobiliari:
2015 1658
2016 2930
2017 2403
2018 2239
2019 4055
Si può constatare come vi sia stato un incremento di oltre il 50% tra il 2015 ed il 2019.
Va considerata anche la condizione patrimoniale del debitore, che nella maggior parte dei casi, con l’espropriazione giudiziaria dell’immobile, non riesce a saldare completamente i suoi debiti e si mette, di conseguenza, a rischio di essere attaccato su altri fronti come ad esempio: il pignoramento del trattamento di fine rapporto, di eventuali altre proprietà, l’esecuzione nei confronti di soggetti che hanno fatto da garante...
In generale, da una stima effettuata su dato nazionale, che non si discosterà molto da quello locale, si ha una vendita dell’immobile al 58% - 62% del valore iniziale del debito. Ciò, naturalmente, porta ad una perdita anche da parte del creditore, che vede ‘sfumare’ l’iniziale possibilità di recuperare il suo credito, portando spesso ad inserire nella voce ‘crediti inesigibili’ il residuo perso e in quel preciso momento non recuperato.
Naturalmente, si è in attesa di verificare, nel periodo post Covid-19, come si muoveranno i numeri relativi alle esecuzioni immobiliari del 2020 ed ovviamente del 2021, era già stato stimato un aumento per quanto riguardava il 2020 che portava il dato locale a confermare quanto già era stato indicato nel 2019, ma le interruzioni delle attività giudiziarie, oggi non possono fornire un quadro chiaro della situazione, confermando però sicuramente che in futuro vi sarà un incremento di situazioni debitorie, considerando le varie sfaccettature economiche del post crisi.
Vi è da sottolineare come sempre, tali situazioni hanno una ricaduta non solo teorica ma anche pratica sull’apparato sociale, senza possibilità ad oggi concrete, di soluzione.
Mario Mirabelli - Centro Servizi San Geminiano Modena
Fonte dei dati: altalex.com, studiocataldi.it, istat, bebeez.it, filodiritto.it

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